Integratori di vitamina D per neonati e bambini: rischi di un possibile sovradosaggio segnalati dall’Agenzia francese

In Francia l'ANSM segnala i rischi di un sovradosaggio di vitamina D per bambini e neonati se si utilizzano integratori alimentari

La vitamina D è essenziale per la crescita dei bambini e in alcuni casi, quando si sospetta una carenza o in determinati periodi dell’anno, si utilizzano specifici prodotti per integrarla. Dalla Francia arriva però l’avviso di prestare particolare attenzione: l’Agenzia nazionale per la sicurezza dei medicinali (ANSM) segnala i rischi di un possibile sovradosaggio causato da un uso sbagliato degli integratori alimentari.

Non è la prima volta che l’ANSM consiglia di prestare particolare attenzione agli integratori alimentari di vitamina D, soprattutto se destinati a bambini o neonati. In questi giorni l’Agenzia francese è tornata sull’argomento ricordando che, assumere integratori fai da te magari unendo insieme più prodotti e senza aver prima consultato un medico, è rischioso ed espone i piccoli ad un possibile sovradosaggio, con conseguenze potenzialmente gravi.

Come segnalano gli esperti, sotto l’azione della vitamina D, il calcio assimilato può raggiungere livelli ematici troppo elevati, al punto da compromettere il normale funzionamento dei reni.  Leggi anche: Non esagerate con la vitamina D! L’eccesso può creare intossicazione

Nel 2020, riferisce l’ANSM, sono stati segnalati due gravi casi di avvelenamento in seguito all’utilizzo di un integratore acquistato su internet, ogni goccia del quale conteneva 10.000 UI (unità internazionale, ovvero 0,025 microgrammi) di vitamina D (la dose giornaliera consigliata per i bambini senza problemi di salute è 400 UI, una bella differenza!).

Bisogna quindi prestare grande attenzione ed essere consapevoli dei rischi, considerando che la vitamina D è liposolubile e dunque tende ad accumularsi (a differenza delle vitamine idrosolubili come la C che il corpo può espellere se in eccesso).

Come evitare un rischio sovradosaggio da vitamina D

L’ANSM, in collaborazione con le società scientifiche pediatriche, il collegio nazionale delle ostetriche, i centri antiveleni e l’ANSES,  sta avvisando tutti gli operatori sanitari ma anche i genitori del rischio di sovradosaggio associato alla somministrazione di integratori alimentari con vitamina D nei bambini, in particolare nei neonati.

Si consiglia nello specifico di:

  • privilegiare i farmaci agli integratori alimentari
  • controllare le dosi somministrate (controllare la quantità di vitamina D per goccia)
  • non moltiplicare i prodotti contenenti vitamina D

L’ultimo punto segnala un problema importante da considerare: sul mercato vi sono un gran numero di prodotti che al loro interno presentano diverse concentrazioni di vitamina D. Utilizzarli insieme, ovviamente, espone ancora di più al rischio sovradosaggio.

L’ANSM di fatto consiglia di integrare la vitamina D con farmaci muniti di autorizzazione all’immissione in commercio (AMM) e prescritti da medici. Farmaci che, a differenza di molti integratori alimentari, sono dotati di indicazioni e schemi per stabilire un corretto uso quotidiano.

Seguici su Telegram | Instagram Facebook | TikTok | Youtube

Fonte: Ansm

Leggi anche:

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Instagram