Oltre ai danni alle case e agli edifici in conseguenza delle eruzioni, si teme una nube tossica che potrebbe inquinare l’area per mesi
Oltre ai danni alle case e agli edifici in conseguenza delle eruzioni di questi giorni, si teme una nube tossica che potrebbe inquinare l’area per mesi
Dalla scorsa domenica l’isola di La Palma, nell’arcipelago delle Canarie, è nella morsa del vulcano Cumbre Vieja, che sta seminando distruzione e terrore negli abitanti. Il centro di Todoque sembra al momento quello più colpito dall’emergenza. Non solo lava e lapilli, ma anche diverse scosse di terremoto e nubi di fumi tossici che si stanno levando nell’area. Gli effetti delle eruzioni potrebbero durare anche mesi, secondo gli esperti.
Secondo le prime stime, sono centinaia gli edifici sommersi e distrutti dalla lava, mentre migliaia sono le persone che sono state costrette ad evacuare (molti erano turisti), perdendo tutto ciò che avevano; si calcolano danni per almeno 400 milioni di euro, perché nel disastro è andato distrutto anche il 20% della produzione di banane dell’isola (principale attività economica del territorio). I media locali sottolineano l’immane lavoro che stanno compiendo i vigili del fuoco per mettere a riparo il nucleo urbano di Todoque (già completamente evacuato), creando un solco nel terreno che possa in qualche modo drenare la lava.
Le colate di magma incandescente hanno raggiunto l’incredibile temperatura di 1.100°C e si sono spinte ad una velocita di 700 metri all’ora verso le coste dell’isola. La Direzione Generale della Sicurezza e delle Emergenze del Governo delle Isole Canarie non abbassa l’allerta, mantenendo un livello di emergenza 2. Quattro bocche del vulcano risultano al momento ancora attive e l’eruzione prosegue senza sosta, con meccanismo stromboliano – caratterizzata quindi da fuoriuscite esplosive di magma (che può raggiungere altezze considerevoli) e dalla formazione di crateri sempre nuovi sulla superficie del vulcano.
Si teme che l’emergenza geologica possa durare ancora a lungo – anche fino a tre mesi, secondo le previsioni dei vulcanologi. Non ci sarà pace quindi per i residenti, che per molte settimane ancora dovranno fronteggiare i pericoli di nuove scosse di terremoto, flussi di lava, gas tossici, ceneri vulcaniche e piogge acide.
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Fonte: ANSA
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