Quale miglior regalo di una piantina? Se hai in casa una pianta grassa, regala anche tu una talea a chi vuole prendersene cura
Una pianta è molto più di un semplice regalo. Significa affidare una piccola vita a qualcun altro a cui teniamo. Lo sa bene Cristina Clemente, una donna piemontese che ha deciso di lanciare un’iniziativa di volontariato molto semplice, ma bellissima: regalare le sue piantine a chi desidera prendersene cura.
Proprio in questi giorni ha piazzato dei vasi con delle talee di piante grasse davanti al negozio del marito a Rosavenda (provincia di Vercelli), accompagnandole da un cartello che recita “Se vuoi puoi prendere un vasetto, è gratis”.
Sono fuori dal negozio per essere viste, ovviamente il regalo NON è vincolato all’acquisto – ci tiene a chiarire Cristina – Ci sono Echinopsis a fiore rosa chiaro e semprevivi.
Un bel gesto di volontariato, gratuito e facilmente replicabile
Il suo amore per le succulente è iniziato grazie a un regalo da parte della sua mamma.
La mia passione per le piante grasse è iniziata con una piccola pallina, che mi regalò mia madre – racconta a greenMe Cristina – Rimasta immobile per anni. Poi mi sono trasferita a Rovasenda, Cascina Marchiazza, insieme a mio marito. La piccola pianta ha iniziato a crescere e mi ha regalato un fiore più grande di lei. E così mi sono ritrovata a cercare e comprare piante grasse. Le prendo piccoline, poi una volta diventate grandi e quando mi accorgo che sono troppe e non riesco a curarle tutte, le regalo. Il pensiero di fondo è che credo che tutti dovrebbero provare a prendersi cura di una pianta o di un seme. E l’idea che la mia piantina fiorisca nel giardino di qualcun altro mi rende felice.
Così, la scorsa primavera, quando si è ritrovata con oltre mille piantine – tra girasoli, camomilla e tagete – curate ognuna nel proprio piccolo vaso, ha deciso di donarle.
Mi è venuto spontaneo metterle a disposizione di chi voleva provare a coltivare e così è stato – ci spiega – All’inizio erano tutti diffidenti, poi l’iniziativa ha avuto grande successo e sono riuscita a regalarle tutte.
“Ma perché non vendi le tue piante per guadagnarci?”, si sente domandare spesso Cristina. La sua risposta è che non potrebbe mai farlo, perché è profondamente innamorata di tutto ciò che è vivo e l’aiuta a sentirsi viva.
Una risposta che fa brillare il vero spirito del volontariato: si dona un bene a un ricevente e apparentemente non si riceve nulla in cambio. Ma non è così: ciò che torna indietro è molto più importante e grande di quanto si è donato.
Non posso vendere le mie piante, sono pezzi della mia anima. Prolungamenti del mio cuore. – chiarisce Cristina – Non posso vendere pezzi di me, perché ho imparato che sono preziosa. Quei pezzi di me, non hanno prezzo. Prendetele, se vi va, e curatele con amore. È il regalo più bello che potete farmi. Prendetevi cura di voi, mentre vi prendete cura della mia piantina.
Sono i piccoli gesti semplici, gratuiti e facilmente replicabili come questo che rendono il mondo un posto migliore, dove raramente c’è spazio per la gentilezza e la gratuità. Se anche voi avete succulente o altre piantine, prendete spunto: donate una talea a chiunque voglia prendersene cura! Non farete solo un regalo agli altri, ma anche a voi stessi.
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