Un nuovo test francese sul pane confezionato ha analizzato 28 prodotti scoprendo che la maggior parte contiene tracce di pesticidi
Un nuovo test francese sul pane confezionato ha analizzato 28 prodotti scoprendo che la maggior parte contiene tracce di pesticidi, anche se nei limiti stabiliti
Per comodità molte persone acquistano pane confezionato che può trovarsi in diverse varianti: panini, bagel, pane per hamburger o hot dog, fette da tostare, ecc. Un nuovo test ha messo a confronto 28 referenze scoprendo che la maggior parte ha residui di pesticidi, sia pur inferiori ai limiti consentiti dalla normativa vigente.
Il pane è un alimento base della nostra alimentazione, non sempre però ci serviamo della variante fresca e appena sfornata. In alcuni casi acquistiamo pane confezionato per fare toast o da utilizzare nella preparazione di panini farciti in vario modo.
Ma cosa contiene davvero il pane confezionato? Per capirlo la rivista francese 60 millions de consommateurs ha testato 28 prodotti diversi di grandi marche o private label, venduti principalmente in Francia ma alcuni dei quali presenti anche in Italia.
Si trattava più nello specifico di 9 panini per sandwich ai cereali, 10 panini per hamburger, 6 panini per bagel e 3 panini per hot dog.
Il laboratorio che ha effettuato l’analisi è andato alla ricerca in particolare di pesticidi (350 le molecole analizzate) e micotossine.
I risultati
Dato che l’ingrediente di base del pane è la farina di frumento o di altri cereali e che nella coltivazione si utilizzano spesso pesticidi, ci si aspettava di ritrovarne traccia anche nei prodotti finali e purtroppo così è stato.
Sulla rivista francese si legge:
Questo è il caso della stragrande maggioranza delle referenze convenzionali… e di due panini per hamburger biologici. Nessun residuo supera i limiti consentiti; ma questa onnipresenza ricorda ancora una volta l’uso troppo ampio dei pesticidi.
Tra i vari pesticidi individuati, 60 millions de consommateur segnala la presenza di tracce di un erbicida classificato come irritante e potenzialmente dannoso per il sistema endocrino. Si tratta della cipermetrina, individuata nei “sandwich americano ai 7 cereali” a marchio Harry’s, in fondo alla classifica del pane ai cereali.
Anche la maggior parte dei panini per hot dog e dei bagel non è immune da questa contaminazione. Tracce di cipermetrina sono state rilevate in particolare negli “Hot Dog Breads” di Fournée Dorée, nei “Sesame Bagels” del marchio U, e negli Auchan “Sesame Bagels”.
Individuate nei panini anche tracce di piperonil butossido, un sinergizzante molto utilizzato nelle colture di cereali. Il suo utilizzo è considerato innocuo, specifica la rivista, ma si tratta comunque di una sostanza indesiderabile.
Il problema dei pesticidi, come già accennato, riguardava anche alcuni pani biologici, sia pur sempre in quantità ben al di sotto della soglia di legge.
Per quanto riguarda il pane per hamburger, in fondo alla classifica, il prodotto peggiore è risultato essere il Carrefour Classic maxi hamburger di farina integrale in cui sono stati individuati 3 pesticidi, tra cui la cipermetrina. Un punteggio basso ottengono, considerando tutti i parametri, anche i Maxi Bugers di Auchan.
Visto lo scandalo alimentare di cui si parla in tutta Europa da mesi, tra le varie molecole ricercate, non poteva che essere incluso anche l’ossido di etilene (ETO) per i prodotti contenenti sesamo. Fortunatamente, nessuno dei panini al sesamo testati è risultato contaminato.
Altra buona notizia riguarda la presenza di micotossine: nessuno dei prodotti testati conteneva tracce di queste sostanze prodotte da alcune muffe.
L’analisi si è concentrata anche sull’aspetto nutrizionale del pane confezionato, mostrando che in genere contiene troppo sale, zucchero e additivi. In sostanza dunque, gli esperti della rivista francese scrivono:
Le nostre analisi mostrano una qualità nutrizionale piuttosto favorevole nei pani industriali: dei 28 prodotti testati, 25 hanno ottenuto un Nutri-Score A o B. Ma quasi tutti sono troppo salati e la maggior parte contiene zuccheri aggiunti (saccarosio o sciroppo di glucosio). Inoltre, il loro basso contenuto di fibre, in particolare, non consente di mantenere la sazietà per lungo tempo. E troppi contengono conservanti, emulsionanti o texturizzanti.
Vale la pena dunque di ricordare che sarebbe meglio consumare pane confezionato solo sporadicamente, orientandoci sempre sul pane fresco (meglio se fatto in casa con pasta madre e con farine integrali e biologiche).
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Fonte: 60 millions de consommateurs
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