La storia di Haven Shepherd, la nuotatrice paralimpica sopravvissuta a un terribile tentativo di suicidio familiare.
“Accetta le cose che non puoi cambiare. Cambia le cose che puoi”. È questo il motto di Haven Shepherd, l’atleta paralimpica nata in Vietnam nel 2003, sopravvissuta a un terribile tentativo di suicidio familiare.
Il video pubblicato su Youtube da “Paralympic Games” e la pagina dedicata all’atleta sul sito dell’International Paralympic Committee affermano che – i suoi genitori tentarono un suicidio familiare -. Ma secondo altre fonti fu colpa del padre, che prese due bombe a mano, le legò al proprio corpo e a quello della moglie, tenendo in braccio la figlia, e si fece esplodere. Entrambi persero la vita ma la bimba, miracolosamente, sopravvisse. Le gambe tuttavia rimasero gravemente ferite e le vennero quindi amputate.
I nonni non le svelarono mai la triste verità, solo a distanza di anni Haven scoprì l’accaduto.
Successivamente venne adottata da Shelly e Rob Shepherd del Missouri e qui ebbe inizio la sua nuova vita accanto a 4 sorelle maggiori e 2 fratelli. Negli Usa, incoraggiata dalla nuova famiglia, iniziò a dedicarsi allo sport finché a 10 anni non scoprì il nuoto. Sua grande passione.
Oggi Haven ha 18 anni e gareggia alle Paralimpiadi di Tokyo come rappresentante degli Stati Uniti nella disciplina del nuoto. Un traguardo importantissimo per l’atleta che, nonostante tutto, si è sempre dimostrata ottimista e positiva.
Nel corso degli anni ha lavorato con la Challenged Athletes Foundation negli Stati Uniti d’America, ha posato come modella per Tommy Hilfiger e continua a collaborare con diverse scuole e associazioni per sensibilizzare le persone sul tema della disabilità e dello sport.
Devi sempre guardare al lato positivo della vita: so di aver vissuto una brutta esperienza, ma ne sono uscita e ho avuto una seconda possibilità. Ho accettato di essere unica e questo ha fatto la differenza nella mia vita. Accetta le cose che non puoi cambiare e cambia le cose che puoi.
Haven è davvero un esempio per tutti noi. Sopravvissuta alla morte, non solo ha ricominciato a vivere con entusiasmo, ma non ha mai smesso di credere nei propri sogni.
Ecco il video pubblicato su Youtube da “Paralympic Games”, che racconta la sua storia.