Il mosto d'uva si presta a numerose ricette, dai biscotti alle torte: scopriamo come prepararlo in casa e come conservarlo al meglio per gustare il profumo dell'autunno
Indice
Il mosto d’uva può essere preparato in casa attraverso la pigiatura degli acini dell’iconico frutto autunnale. Si ottiene così così un succo non fermentato a bassa gradazione alcolica alcolico. Il colore del mosto varia in base al tipo di uva impiegato.
Il mosto vanta molteplici virtù benefiche e può essere utilizzato per preparare dolci, come il vincotto o come ripieno per crostate o altre torte deliziose.
Cos’è il mosto d’uva
Ottenuto dalla pigiatura dei chicchi d’uva, il mosto è composto principalmente da acqua e zucchero, con una percentuale zuccherina del 20%.
La gradazione alcolica di questa bevanda è molto bassa, poiché non è fermentata. Il mosto d’uva è il primo prodotto che si ottiene durante la vendemmia, dalla sua fermentazione, infatti, si ricava il vino.
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Benefici e proprietà
Il mosto d’uva è ricco di importanti proprietà benefiche per il nostro organismo. Contiene, infatti, gli antociani, i leucoantociani e le catechine della buccia dell’uva, che hanno importanti proprietà antiossidanti.
Questo alimento è anche ricco di vitamine, enzimi e sali minerali; in più, la presenza del fenolo e dell’acido tannico fanno sì che questo prodotto svolga anche un’azione antivirale.
Ricetta del mosto d’uva
La ricetta per fare in casa il mosto d’uva è davvero semplice. Di seguito tutti i passaggi:
- lava accuratamente l’uva
- separa gli acini dai graspi
- a questo punto riponila in una ciotola e schiacciala con un pestello fino a rompere tutti gli acini
- passa l’uva schiacciata con un passaverdura meglio se a fori piccoli
- in ultimo filtra poi il succo ottenuto con un colino
Il mosto d’uva si può conservare in un contenitore ermetico oppure in una bottiglia di vetro ben chiusa in frigorifero, per rallentare il processo di ossidazione.
Ricorda che il mosto d’uva fresco si può conservare per 3/4 giorni in frigorifero. Se non viene consumato subito è consigliabile congelarlo in modo da usarlo successivamente nelle ricette. (Leggi anche: Vendemmia, il fascino di un’antica tradizione che segue la luna)
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