Lei gli è stata accanto per tutta l'operazione e la degenza, a dimostrazione di quanto possa essere forte il legame tra due animali
Lui rimane ferito e viene ricoverato, lei lo assiste durante l’operazione e gli fa visita tutti i giorni. Una storia normale, se non fosse che i due protagonisti sono due oche canadesi.
Arnold, esemplare maschio di oca canadese (Branta canadensis), si è procurato una brutta frattura a una zampa lo scorso mese, probabilmente in seguito al morso di una tartaruga o di un altro animale. Soccorso dal personale del centro di recupero della fauna selvatica Cape Wildlife Center, in New England, è stato ricoverato, visitato e preparato per l’operazione.
Poco prima dell’intervento, i veterinari hanno sentito bussare alla porta ripetutamente. A bussare era Amelia, un’altra oca canadese che viveva con Arnold in uno stagno nei pressi del centro di recupero.
Il personale del centro ha spiegato che normalmente non sono consentite visite ai pazienti ma, in questo caso, ha fatto un’eccezione. Amelia ha dunque assistito Arnold durante l’operazione rimanendo al suo fianco per tutto il tempo.
https://www.facebook.com/CapeWildlife/posts/2053945414756964
Dopo l’operazione, fortunatamente riuscita, Amelia ha continuato a fare visita ad Arnold ogni giorno durante tutto il ricovero, terminato solo pochi giorni fa.
https://www.facebook.com/CapeWildlife/posts/2058669007617938
La storia di Arnold e Amelie ha appassionato e commosso diversi utenti da tutto il mondo, che ne hanno seguito l’evoluzione sui social per diverse settimane. Ora Arnold è guarito ed è stato finalmente dimesso e ha ritrovato la sua libertà e, ovviamente, la sua amica Amelia.
“Amelia era proprio lì accoglierlo e sono partiti insieme per una nuotata nello stagno Non siamo sicuri di cosa faranno ora, ma siamo felicissimi che abbiano l’opportunità di farlo insieme. Il piede di Arnold è guarito bene e oggi abbiamo potuto vederlo volare e nuotare. Siamo fiduciosi che non avrà problemi a stare al passo con la sua compagna Amelia. Vogliamo ringraziare di cuore tutti coloro che hanno seguito questa storia e hanno sostenuto Arnold e Amelia attraverso il loro calvario. È stato fantastico sentire così tanti appassionati da tutto il mondo. Speriamo che questa storia abbia contribuito a mostrare quanto questi animali siano davvero fantastici” si legge sulla pagina Facebook del Cape Wildlife Center.
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Fonti di riferimento: Cape Wildlife Center
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