Questi insetticidi comuni venduti nei vivai contro gli afidi delle piante sono dannosi per le api in qualsiasi quantità

Gli insetticidi comunemente venduti contro afidi e parassiti sono pericolosi per le api anche in dosi inferiori a quelle in etichetta.

Gli insetticidi comunemente venduti per combattere afidi e parassiti del giardino sono pericolosissimi per le api anche in dosi minime, inferiori a quelle consigliate in etichetta.

Si tratta, nella maggior parte dei casi, infatti di pesticidi neonicotinoidi che, stando a questo nuovo studio della UC Riverside pubblicato sulla rivista Proceedings of the Royal Society B: Biological Sciences sarebbero dannosi per le api solitarie anche quando il dosaggio è al di sotto del tasso previsto in etichetta. 

Chimicamente simili alla nicotina, i neonicotinoidi sono insetticidi che proteggono dagli insetti che consumano piante come gli afidi, ma danneggiano gravemente gli insetti utili, come le api. Purtroppo sono ampiamente utilizzati dai coltivatori e comunemente venduti nei vivai.

Abbiamo molte volte: i pesticidi sono nemici di api insetti impollinatori e tante volte la sopravvivenza del Pianeta e l’equilibrio della catena alimentare. In particolare, da tempo sotto accusa ci sono i neonicotinoidi. Già nel 2018 l’Autorità europea per la sicurezza alimentare in un rapporto aveva stabilito che questi pesticidi sono dannosi sia per le api selvatiche che per quelle mellifere. In particolare, l’Autorità aveva aggiornato le sue valutazioni del rischio di tre neonicotinoidi, clothianidin, imidacloprid e thiamethoxam , attualmente soggetti a restrizioni nell’UE proprio perché ritenuti una minaccia per le api .

Adesso, questa nuova ricerca conferma che questi pesticidi danneggiano le api solitarie anche se utilizzati a basse dosi. Ricordiamo che tempo fa, uno studio internazionale guidato dall’Università di Bologna aveva spiegato che basta un solo pasto a base fiori contaminati dai pesticidi per danneggiare gravemente la salute delle api solitarie, riducendone la longevità e compromettendo la loro capacità riproduttiva.
I ricercatori non hanno analizzato le grandi piantagioni, ma bensì l’uso dei neonicotinoidi nelle piante ornamentali in vaso (nei vivai), che possono fonti alla più potenti e acute di esposizione per le api.

“I neonicotinoidi sono spesso usati sulle colture alimentari come trattamento delle sementi”, ha spiegato l’entomologo dell’UCR e l’autore principale dello studio Jacob Cecala. “Ma di solito vengono applicati in quantità maggiori alle piante ornamentali per motivi estetici. Gli effetti sono mortali, non importa quanto le piante verranno spruzzate”.

Il team stesso non si richiede questo risultato, ovvero che questo pesticida fosse letale anche a dosaggio basso, visto che i neonicotinoidi sono solubili in acqua. E invece, la scoperta è inquietante: durante l’esperimento anche se l’aumento dell’acqua diminuisse la potenza del pesticida nel nettare dei fiori, gli effetti negativi sulle api c’erano.

“Siamo stati rilevati una fortunata irrigazione del 90% nella riproduzione delle a livelli di sia alti che bassi”, ha detto.

Questo studio è anche uno dei pochi ad esaminare gli effetti sulle api dei neonicotinoidi su piante ornamentali. Le api solitarie non miele, non hanno una regina né vivere in un alveare ma sono fondamentali per l’equilibrio dell’ecosistema.

L’esperimento

La prima volta che il team ha provato questo esperimento, ha usato la concentrazione di insetticida raccomandata sull’etichetta del prodotto. Tutte le api sono morte in pochi giorni. La volta successiva, ha utilizzato un terzo della dose raccomandata e ha riscontrato ancora effetti negativi sulla riproduzione, sulla capacità delle api di nutrirsi da sole e sulla forma fisica generale.

A dimostrazione che anche noi nel nostro piccolo possiamo fare la differenza scegliendo di utilizzare contro gli afidi delle nostre piante solo fertilizzanti e antiparassitari naturali 

Fonte: Atti della Royal Society B: Scienze biologiche 

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