A Firenze nasce Robin Food, cooperativa di rider che combatte lo sfruttamento e propone contratti etici e sostenibilità ambientale
Da un lato sono diventati imprenditori di loro stessi, dall’altro hanno dato un forte segnale alle grandi aziende del food-delivery in cui la parola sfruttamento è sempre dietro l’angolo. Parliamo di Robin Food, una cooperativa di Firenze interamente posseduta e gestita dai riders che ha come diktat eticità e sostenibilità.
Sono ragazzi e ragazze, in tutto sono sette, con un passato nel variegato mondo del food delivery. Dopo anni nelle multinazionali, grazie a un bando di Legacoop Toscana e Fondazione Cri Firenze, hanno deciso di organizzarsi in cooperativa per costruire un modello alternativo, che lascia fuori lo sfruttamento.
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Posted by robinfood.delivery on Monday, July 19, 2021
Simone Di Giulio, Luca Manetti, Nadim Hammami, Duccio D’Agnano, Salvatore Settimo Micciché, Alessandro Fabbri, Mahmad Bakro hanno lanciato un crowdfunding per sostenere l’avvio delle attività e per comprare delle bici elettriche con cui spostarsi durante le consegne. C’è anche un protocollo d’intensa con Nidil Cgil per garantire i diritti ai lavoratori. Insomma un’alternativa etica dove i riders non sono delle pedine da sostituire all’occorrenza e dove ci saranno dei regolari contratti.
“Lavorando da anni nel campo delle consegne a domicilio abbiamo vissuto la nascita e la crescita esponenziale di questo settore. Questo sviluppo senza regole ha portato con sé anche tante problematiche, dalla mancanza delle tutele e dei diritti dei lavoratori, alle commissioni sempre più alte per i ristoranti, per non dimenticare l’annosa questione delle tasse, con le multinazionali che pagano solamente una minima percentuale dei ricavi, oltretutto spesso nei paesi in cui fa loro più comodo”, scrivono i riders sulla piattaforma Eppela in cui è stata lanciata la raccolta fondi.
Un progetto che mira a offrire soluzioni eque e solidali per i ristoranti, proponendo commissioni più basse e alternative vantaggiose rispetto a quelle delle multinazionali del settore.
☀️Urca urca tirulero! Oggi splende il sol!!☀️🚴♀️🚴♂️Robin Food è una idea che nasce direttamente da un gruppo di…
Posted by robinfood.delivery on Tuesday, June 29, 2021
“Molti ristoranti, durante la pandemia, si sono visti aumentare le commissioni sullo scontrino fino al 43%. Per esempio: se un cliente ordina 30 € di cibo, solamente 17,10 € resta al ristoratore, mentre pochi Euro vanno al fattorino per la consegna. Non avendo però alternative, i ristoratori sono stati costretti ad accettare le nuove svantaggiose condizioni decise unilateralmente dalle aziende”, scrivono ancora.
I lavoratori di Robin Food avranno un contratto di lavoro subordinato, con pagamento orario e tutte le garanzie del caso. Ma non solo, l’attenzione è anche per l’ambiente.
“I nostri fattorini consegneranno esclusivamente con biciclette o mezzi elettrici. Laddove possibile opteremo sempre per l’opzione più ecosostenibile, dalla scelta del packaging a quella dei fornitori”, chiosano i riders.
Con Robin Food è arrivata l’alternativa etica e sostenibile del food delivery.
Fonte: Eppela
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