Creme antirughe: i marchi migliori e peggiori secondo Altroconsumo

Superata una certa età, per cercare di limitare i segni del tempo, tante persone iniziano ad utilizzare creme antirughe. Ma questi cosmetici funzionano davvero? E quali sono i migliori sul mercato? Ha provato a rispondere un test di Altroconsumo.

Spopolano sugli scaffali di supermercati, farmacie, erboristerie, ecc. creme e sieri antirughe che promettono di essere efficaci nel contrastare l’invecchiamento della pelle. In alcuni casi si tratta anche di prodotti molto costosi. Ma vale davvero la pena acquistarli?

La rivista Altroconsumo ha confrontato 12 prodotti stilando una classifica in base all’efficacia e al rapporto qualità-prezzo.

Più nello specifico, i prodotti sono stati valutati in funzione dell’efficacia idratante, di quella antirughe (testata in laboratorio) e in base all’esperienza d’uso di un gruppo di consumatori. Sono state inoltre verificate le etichette per accertarsi della correttezza.

Nessun accenno invece ad una valutazione dell’Inci, ovvero dell’elenco degli ingredienti di cui sono composte le creme per individuare l’eventuale presenza di sostanze potenzialmente dannose per la salute e l’ambiente.

I risultati

Gli esperti della rivista specificano che nessun prodotto è in grado di cancellare le rughe ma che le creme viso sono utili a migliorare e idratare la pelle e questo, nel lungo periodo, ha un effetto antirughe, nel senso che può ritardare la loro comparsa migliorando l’aspetto della nostra pelle. 

Detto ciò, le creme antirughe hanno nella loro composizione dei principi attivi specifici dal potere antiossidante e che contrastano l’invecchiamento cutaneo. Tra gli ingredienti più utilizzati vi sono:

Altroconsumo però scrive che:

sulla loro efficacia nel ridurre le rughe attraverso l’applicazione superficiale di creme le evidenze scientifiche sono limitate o assenti. Inoltre, spesso il loro impiego nelle creme avviene in quantità molto scarse: lo si può verificare osservando la lista degli ingredienti in etichetta che riporta l’elenco delle sostanze usate in ordine decrescente in funzione della concentrazione, ciò significa che gli ingredienti maggiormente presenti si troveranno nelle prime posizioni dell’elenco.

Il test invita inoltre a diffidare del prezzo che, come altre caratteristiche del prodotto, in alcuni casi può essere una scelta di marketing che permette di inserire un determinato prodotto in una fascia piuttosto che in un’altra.

Il test vede infatti in prima e in ultima posizione due creme costose.   

La crema migliore del test è la Clarins Multi-Active Jour di qualità buona (65 punti), seguita dal miglior acquisto: la crema Garnier Bio (63 punti).

A seguire la classifica vede:

  • Eucerin Hyaluron Filler Antietà (qualità media, 54)
  • L’Oréal Paris Revitalift trattamento giorno antirughe extra-rassodante (qualità bassa, 49) 
  • Nivea Q10 power anti-rughe (qualità bassa, 45)
  • Biotherm blue therapy accelerated (qualità bassa, 44)
  • Avène physiolift giorno emulsione levigante (qualità bassa, 44)
  • Vichy Liftactiv collagen specialist (qualità bassa, 43)
  • Olaz rigenerist formula avanzata anti-età (qualità bassa, 42)
  • Cien (Lidl) Q10 azione antirughe crema giorno (qualità bassa, 40)
  • Weleda rosa mosqueta trattamento giorno levigante (qualità bassa, 35) 
  • Causalie premier cru La crema (qualità bassa, 32).

Un test simile è stato condotto anche in Francia dalla rivista 60 millions de consommateur. In questo caso però si dava decisamente più peso all’Inci delle creme ma si arrivava alla stessa conclusione in quanto all’efficacia: i reali effetti sulle rughe di queste creme non sono proprio miracolosi.  

Fonte: Altroconsumo 

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