Una start-up statunitense crea in laboratorio carne sintetica con una filiera altamente sostenibile e attenta agli sprechi
Una start-up statunitense crea in laboratorio carne sintetica con una filiera altamente sostenibile e attenta agli sprechi. Il lancio sul mercato dei nuovi prodotti dovrebbe avvenire nei prossimi mesi.
Consumare carne fa parte della cultura umana sin dai suoi primordi. Tuttavia, il consumo di questo alimento (in dosi sempre più massicce) è diventato ormai insostenibile per un pianeta fragile e malato come il nostro: l’agricoltura destinata alla nutrizione del bestiame sfrutta l’80% delle terre abitabili e il 30% delle risorse idriche disponibili, ed è una delle principali cause di deforestazione. Inoltre, la crescita vertiginosa della popolazione che si sta osservando negli ultimi anni pone in maniera sempre più urgente la questione di come sfamare tutte queste persone. Cambiare rotta è necessario, e bisogna farlo in fretta – non c’è più tempo. Molti, tuttavia, non pensano di poter rinunciare al sapore e alla consistenza di un hamburger, di una salsiccia o di una buona bistecca al sangue. In soccorso dei palati nostalgici ecco quindi che interviene la tecnologia con lo sviluppo di nuovi alimenti proteici creati in laboratorio: sostenibili, ecologici e dal marcato gusto di carne.
Gustosa. Salutare. Sostenibile. Questo è lo slogan della nuova carne ‘sintetica’ prodotta in laboratorio dall’azienda Future Meat Tecnology per un futuro più sostenibile. FMT è la prima compagnia a produrre carne sintetica a prezzi davvero competitivi, con prodotti accessibili a tutte le tasche (una confezione di ‘petto di pollo’ sintetico costerà solo 3,90 dollari). La mission dell’azienda, infatti, è rendere questi prodotti il più diffusi possibili per creare una nuova cultura della carne. FMT prevede di riuscire a produrre carne sintetica sostenibile, ecologica e priva di OGM a partire dal prossimo anno.
Ma come funziona? In laboratorio vengono ricreate cellule animali che si riproducono infinite volte senza modificazioni genetiche. Secondo l’azienda, questa innovativa tecnologia raggiunge un rendimento che è 10 volte maggiore dispetto allo standard degli allevamenti intensivi – e questo grazie ad uno speciale processo di ‘rinnovamento’ delle cellule che permette di ridurre gli sprechi durante la riproduzione delle cellule. Il primo impianto di produzione di carne artificiale, aperto negli scorsi giorni, produrrà circa 500 chili di carne al giorno (più o meno 3.000 hamburger).
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L’apertura di questa struttura segna un grande passo avanti nel percorso di Future Meat Technologies verso il mercato, fungendo da fattore fondamentale per portare i nostri prodotti sugli scaffali entro il 2022 – afferma il CEO Rom Kshuk, in un comunicato stampa.
Fonte: Future Meat
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