Kefir: dove trovare i grani per autoprodurlo in casa e come riconoscere i “cattivi donatori”

Scopriamo dove trovare i preziosi grani per produrre in casa il kefir, il latte fermentato dalle origini antichissime e dai mille benefici 

Scopriamo dove trovare i preziosi grani per produrre in casa il kefir, il latte fermentato dalle origini antichissime e dai mille benefici 

Il kefir rientra tra le bevande più salutari al mondo, motivo per cui è considerato da molti popoli un elisir di lunga vita. Non è altro che un latte fermentato simile allo yogurt, dal gusto leggermente acidulo (ma piacevole) e ricchissimo di fermenti lattici, amminoacidi e vitamine. Le numerose proprietà di questa bevanda originaria del Caucaso sono note fin dall’antichità, ma soltanto negli ultimi anni il kefir ha acquisito popolarità anche nel nostro Paese e viene ormai venduto anche sugli scaffali dei supermercati.

Tuttavia, c’è chi preferisce autoprodurlo in casa. Come? Usando dei preziosi grani, la cui vera origine e antichissima è ancora avvolta nel mistero. Ma dove si possono trovare grani di qualità e come evitare fregature? Scopriamo tutto quello che c’è da sapere su queste “piccole perle” di salute e gli accorgimenti da seguire. 

Leggi anche: Kefir e yogurt: quali sono le differenze e quale preferire?

Cosa sono i grani di kefir e perché sono così preziosi

I grani di kefir sono formati da un polisaccaride chiamato kefiran, che ospita colonie di batteri (quelli del genere Lactobacillus sono predominanti) e lieviti che vivono in simbiosi e sono preziosi per l’organismo. I probiotici contenuti nel kefir possono aiutare a risolvere diversi problemi, in particolare quelli digestivi o intestinali, grazie alla capacità di riequilibrare la flora batterica.

I piccoli grani di kefir presentano un colore biancastro e un aspetto gelatinoso e ricordano vagamente la forma dei cavolfiori. Preparare il kefir in casa utilizzando i grani è molto semplice: ciò che serve è un barattolo di vetro e del latte. E per chi è vegano, esiste anche la variante all’acqua.

Leggi anche: Kefir: benefici e come preparare il kefir di latte e la variante vegan all’acqua

I granuli di kefir tendono a moltiplicarsi e a crescere di dimensione, ma è bene sapere che la loro composizione di batteri e lieviti varia in base alla loro origine e al loro ambiente di coltura. Per questo motivo è fondamentale scegliere grani di qualità e di cui si conosce la provenienza esatta.

Dove trovare i grani di kefir

kefir

@Madeleine Steinbach/Shutterstock

Ma dove si trovano i grani di kefir? Per quanto riguarda i grani di kefir disidratati, è possibile acquistarli anche in alcuni store online e persino su Amazon.

Discorso diverso per i grani freschi, che non vengono venduti nei negozi e l’unico modo per averli è rivolgersi a qualcuno che ne ha ed è disposto a regalarli o venderli. Un po’ come avviene con la pasta madre, è buona regola che i grani di kefir non vengano acquistato, ma che lo si riceva in dono da una persona che li ha a disposizione. Infatti, quella del kefir è una tradizione molto antica, in cui prevale lo spirito di condivisione. In passato, nella regione del Caucaso, i granuli si tramandavano di madre in figlia in occasione delle nozze.

Negli ultimi anni si sono moltiplicati i gruppi e le pagine Facebook dedicati ai grani di kefir, che spesso vengono regalati o venduti per pochi euro. 

Leggi anche: Kefir: cosa contiene quello che compri al supermercato e quale scegliere

Attenzione ai “cattivi donatori”

Spesso, però, il rischio di una fregatura è dietro l’angolo. Sui social, in particolare su Facebook, ci si può imbattere nei cosiddetti “cattivi donatori” di grani di kefir. Si tratta di persone, magari poco esperte, che non seguono correttamente le regole della fermentazione e della conservazione dei grani. Può, quindi, capitare di acquistare o di ricevere gratis dei grani poco attivi e di scarsa qualità, con i quali i kefir verrà decisamente più povero di proprietà benefiche. È di fondamentale importanza parlare con il donatore in questione per approfondire le modalità utilizzate per coltivare la sua colonia e assicurarsi che segua che rispetti gli standard igienici. Da chiedere sempre se si tratta di grani che sono stati congelati. 

Un’altra insidia è quella dei donatori di grani di latte convertiti. Molte persone spacciano per grani d’acqua i grani di latte convertiti. Questa è una pratica piuttosto diffusa che porta a produrre una bevanda che ha poco a che fare con il kefir originale. Prima di acquistare o farsi regalare dei grani, è buona regola parlare col donatore, approfondendo le tecniche adoperate per la coltivazione.

Infine, in rete circolano anche diversi falsi donatori, persone che chiedono soldi in cambio di grani di kefir, mascherando la richiesta con la dicitura “rimborso spese di spedizione”, molto spesso gonfiate o non documentate. Per evitare truffe, si consiglia quindi di chiedere sempre la ricevuta delle spese sostenute. 

Meglio optare per grani di kefir freschi o disidratati?

Oltre ai grani di kefir freschi, esistono anche quelli disidratati. Come abbiamo visto il modo migliore per procurarsi i primi è rivolgersi ad un amico o a qualcuno che li coltiva in casa. Se di qualità, i grani freschi producono subito un ottimo kefir. Nel caso in cui si decide di acquistarli online, ad esempio su un gruppo Facebook, devono essere messi immediatamente in un barattolo di vetro, dove va aggiunto il latte, per evitare che si impoveriscano.

Al contrario di quelli freschi, che sono già pronti all’uso, i grani di kefir disidratati vanno reidratati e può volerci anche una settimana per riattivarli. I grani essiccati hanno tempi di conservazione più lunghi e sono la soluzione ideale per chi affronta lunghi viaggi. 

Leggi tutti i nostri articoli sul kefir:

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Instagram