Giacomo Balla: apre per la prima volta la casa trasformata in opera d’arte dal papà del futurismo

Per la prima volta apre al pubblico l’appartamento di via Oslavia a Roma nel quale Balla visse per quasi trent’anni.

Per la prima volta apre al pubblico l’appartamento di via Oslavia a Roma nel quale il pittore visse per quasi trent’anni. La casa la si potrà visitare in abbinamento con la mostra del MAXXI

Dalla casa all’universo e ritorno: tutto ciò che ha riguardato Giacomo Balla, maggior esponente del Futurismo italiano, i suoi colori e le sue forme geometriche, lampade, mobili e persino utensili e attrezzi da lavoro, è racchiuso nella casa in cui visse dal 1929 fino alla morte. Ora la si potrà visitare tutti i weekend su prenotazione.

Tutto grazie al Museo Maxxi che, in occasione del 150esimo anniversario di nascita, ha deciso di aprire al pubblico per la prima volta la casa di Balla che si trova al quarto piano di un palazzo di Roma in via Oslavia, al numero 39/b. Contestualmente, all’interno del museo MAXXI sarà visitabile anche una mostra fino al 21 novembre.

In trent’anni Giacomo Balla (1871-1958) trasformò l’intera abitazione di famiglia in una vera e propria opera d’arte, un laboratorio di sperimentazione fatto di pareti dipinte, di una miriade di mobili, arredamenti, utensili decorati, di numerosi quadri e sculture, di abiti da lui disegnati e di tanti altri oggetti che, insieme, hanno creato un unico e caleidoscopico progetto totale.

Oltre all’apertura al pubblico della Casa romana, il progetto prevede un’importante mostra tematica ospitata nella spettacolare galleria 5 del MAXXI – si legge in una nota. Qui esposte opere inedite ideate e create per l’occasione che riflettono sulle numerose suggestioni di Casa Balla, opera d’arte totale, facendo emergere la profonda attualità di pensiero del poliedrico Maestro.

Informazioni

Il lunedì chiuso. Visitabile dal martedì alla domenica dalle 11 alle 19.

La prenotazione, obbligatoria, si fa dal sito del museo: qui si potrà anche scaricare l’autocertificazione da presentare all’ingresso. 

Fonte: MAXXI

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