L'Efsa si è espressa sul biossido di titanio nei mangimi per animali considerandolo non sicuro al pari dell'additivo alimentare per uso umano
L’Efsa si è espressa sul biossido di titanio nei mangimi per animali considerandolo non sicuro al pari dell’additivo alimentare per uso umano
L’EFSA torna ad esprimersi sul biossido di titanio. Dopo il parere scientifico che lo considerava non sicuro come additivo alimentare, ora è arrivato anche il no all’utilizzo di questa sostanza nei mangimi animali.
A maggio l’EFSA, Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, era stata molto chiara:
Tenuto conto di tutti gli studi e i dati scientifici disponibili, il gruppo scientifico ha concluso che il biossido di titanio non può più essere considerato sicuro come additivo alimentare.
Leggi anche: “Non si può più considerare sicuro”: bocciato il biossido di titanio come additivo alimentare
Ora l’EFSA si è espressa nuovamente, a seguito di una richiesta della Commissione europea che le chiedeva di fornire un parere scientifico sulla sicurezza e l’efficacia del biossido di titanio (TiO2) per tutte le specie animali. Il TiO2 viene infatti utilizzato come additivo colorante nei mangimi.
A seguito di tutte le indagini effettuate dal gruppo di esperti dell’EFSA, si è arrivati alla seguente conclusione:
Il biossido di titanio non può più essere ritenuto sicuro se usato come additivo nei mangimi per animali. La valutazione effettuata dal gruppo di esperti scientifici dell’EFSA sugli additivi e i prodotti o le sostanze usati nei mangimi (FEEDAP) fa seguito alla conclusione raggiunta dal gruppo di esperti EFSA sugli additivi alimentari e gli aromatizzanti (FAF) secondo cui il medesimo composto non può più essere considerato sicuro se usato come additivo alimentare.
La conclusione si riferisce al TiO2 come additivo per mangimi per tutte le specie animali. Il TiO2 (E171), scrive l’EFSA, è assorbito in misura ridotta ma le sue particelle possono accumularsi nel corpo a causa della loro lunga emivita:
Dopo l’ingestione l’assorbimento di particelle di biossido di titanio è basso, tuttavia esse possono accumularsi nell’organismo. Tale elemento, insieme alla carenza di dati, ha comportato per il gruppo di esperti scientifici l’impossibilità di trarre conclusioni circa la sicurezza del TiO2 per gli animali, i consumatori e l’ambiente.
Il gruppo di esperti dichiara inoltre di non aver potuto escludere un eventuale rischio di genotossicità di questa sostanza, ovvero la capacità di danneggiare il DNA, e questo solleva molte preoccupazioni sulla sicurezza dell’additivo in particolare per animali longevi e riproduttivi.
Inoltre, in assenza di studi, il gruppo di esperti non può trarre conclusioni in merito agli effetti dell’additivo sugli occhi e sulla pelle.
Il biossido di titanio, attualmente, è autorizzato come colorante in campo alimentare ma anche nella cosmesi. Lo troviamo spesso nelle creme solari che utilizzano filtri minerali, ma in questo caso non vi sarebbero rischi dato che è considerato cancerogeno solo se inalato (da evitare però quindi le formulazioni spray).
Leggi tutti i nostri articoli sul biossido di titanio.
Fonte: Efsa
- Biossido di titanio cancerogeno nella maggior parte delle mascherine analizzate, la denuncia di Adiconsum Veneto
- Biossido di titanio: “cancerogeno per inalazione”, da febbraio in etichetta sui prodotti che lo contengono
- E171: Mars, Lindt e Haribo dicono basta all’uso del biossido di titanio colorante in nano-particelle
- 2 dentifrici su 3 contengono biossido di titanio, possibile cancerogeno. L’analisi francese