Moltiplicare le piante grasse non è mai stato così facile: le tecniche per le talee perfette

Scopri come eseguire la tecnica delle talee per le piante grasse. Ecco tutti i trucchi per delle talee perfette, sane e rigogliose.

Scopri come eseguire la tecnica delle talee per le piante grasse. Ecco tutti i trucchi per delle talee perfette, sane e rigogliose.

La talea è un metodo di propagazione molto utilizzato, poiché necessitano di pochi accorgimenti. In più, da una singola pianta, anche piccola, si possono ottenere moltissime talee uguali alla pianta madre. 

Questa tecnica è ampiamente utilizzata in giardinaggio per permettere la crescita di una nuova pianta, attraverso l’asportazione e il trapianto, in acqua o terra, di una parte della pianta madre. Come avviene? Il taglio della talea stimola la rigenerazione delle parti mancanti della pianta, come foglie e radici, fino alla formazione di un vero e proprio clone della pianta madre.

La tecnica della talea è abbastanza semplice da riprodurre, tutto dipende dalla propria manualità e dalla tipologia di pianta che si sceglie. 

Tecnica della talea: le parti da usare

La prima cosa da sapere sulla tecnica della talea, è che si possono utilizzare varie parti della pianta, come:

  • foglie: se si usano le foglie, queste possono dare vita ad altre foglie e radici, come nel caso della begonia.
  • radici: usando le radici della pianta madre, nasceranno nuove radici che daranno origine a un clone della stessa.
  • rami: i rami per dare origine a una nuova pianta devono avere almeno un nodo fogliare; i rami, inoltre, possono essere erbacei, semilegnosi o legnosi e una volta trapiantati nel terreno danno origine a nuove radici e nuove foglie.

Ovviamente, se si usa la tecnica della talea è importante trapiantare la porzione asportata mantenendone la polarità; ossia, rispettando sempre il senso di crescita. Questa tecnica varia in base alla tipologia di pianta e, per quanto riguarda le piante grasse, basta asportare un rametto, come nel caso dei gerani, oppure una piccola porzione di fusto e inserirlo in acqua per ottenere nel tempo nuove radici.

Talea: come e quando si esegue

talea piante grasse

@Iuliia Nemchinova/123rf.com

Per eseguire una talea bisogna prelevare dei rametti dalle piante, eliminare le foglie basali e, infine, metterli a radicare in piccoli vasetti con del terriccio; è opportuno  porli in un luogo illuminato, non a contatto diretto con la luce del sole e abbastanza riparato.

I rametti tagliati non devono essere particolarmente lunghi, in genere 10-15 cm sono ampiamente sufficienti; non è detto che tutti i rametti attecchiscano, di conseguenza per essere sicuri della buona riuscita, il consiglio è di metterne a radicare diversi.

Le talee si possono eseguire in diversi momenti dell’anno, anche se è meglio farlo in primavera; sono, invece, da evitare l’estate e l’inverno, ossia i periodi dell’anno di massimo caldo ed eccessivo freddo. E’ opportuno, inoltre, fare attenzione al terreno che deve essere sempre sufficientemente umido, ma senza ristagni di acqua altrimenti si rischia di far marcire la pianta. 

Come scegliere la pianta madre

La scelta della pianta madre, da cui prelevare i rametti da moltiplicare deve essere fatta con estrema attenzione; questa, infatti, deve essere sana e rigogliosa, meglio se forte e in grado di resistere a malattie e parassiti.

Ovviamente, è opportuno sottolineare che le piante figlie non saranno per forza identiche alla pianta madre, in quanto sull’aspetto, la salute e la produttività di una specie incidono anche altri fattori, come le potature, il microclima del luogo, le concimazioni e le irrigazioni. (Leggi anche: 10 piante da coltivare per talea)

Le piante usate per la tecnica della talea

La talea si può praticare per diverse piante, sia da frutto sia ornamentali, ma anche aromatiche, fino alle piante grasse.

Tra le specie aromatiche troviamo: rosmarino, salvia, menta, lavanda, alloro, timo e molte altre ancora; mentre tra le ornamentali vi sono l’oleandro, l’edera, il gelsomino, la rosa, l’ortensia, la bouganvillea, e il glicine etc… Vi sono poi anche le piante grasse, come la sanseveria e il fico d’india, sulle quali si può eseguire la tecnica della talea e ottenere tante altre piantine simili. (Leggi anche: 10 piante da coltivare per talea)

Come innaffiare le talee

L’acqua è uno degli elementi più importanti per le talee; infatti, il terreno dove si sviluppano nuove radici va mantenuto sempre umido, evitando che asciughi troppo e, al tempo stesso, facendo attenzione ai ristagni.

Per innaffiare le talee, il consiglio è quello di vaporizzarle regolarmente, almeno due volte al giorno, soprattutto nei periodi di maggiore caldo. (Leggi anche: Innaffiare le piante: 8 consigli per risparmiare acqua e irrigare meglio)

Tipologie di talea per piante grasse

Per le piante grasse, la primavera e l’inizio dell’autunno sono i momenti migliori per ricavare le talee, da cui ottenere nuove piantine. Il motivo? Queste hanno bisogno di temperature medie, e un minimo di umidità nell’aria. (Leggi anche: Rose: come coltivarle, potarle e riprodurle per talea (da una patata)

Talea di fusto

Pianta grassa

@Champ Mattanurak/123rf

La talea di fusto si effettua sulle piante grasse spinose a palla o a cilindro, quando emettono nuovi fusti sopra o su un lato del fusto principale. Ecco come eseguirla:

  • Con un coltello affilato taglia i fusti a metà della lunghezze
  • Ponili in un contenitore ad asciugare all’ombra per 3 giorni
  • A questo punto, procedi riempiendo un vasetto con sabbia e torba e inserisci la talea fino a immergerla per almeno 3 centimetri.

Ti ricordiamo che questa talea va leggermente vaporizzata con acqua almeno una volta a settimana, ma solo per inumidire il terreno. Inoltre, il vaso deve essere posto in un luogo con molta luce e a una temperatura di circa 25°; da evitare la luce diretta del sole.

Talea di foglia

talea piante grasse foglie

La talea di foglia è utile per alcune piante grasse; ecco come si esegue:

  • Stacca con le dita o con un coltellino una o più foglie 
  • Prepara un vasetto con una miscela di sabbia e un po’ di torba
  • Inserisci le foglie nel substrato
  • Riponi il vasetto in un ambiente caldo e luminoso, ma lontano dalla luce diretta del sole.

E’ opportuno vaporizzare con un po’ di acqua ogni 15-20 giorni. Se tutto viene eseguito correttamente, le piantine saranno pronte per l’invasatura dopo circa 60-70 giorni.

Talea da pollone

coltivare aloe vera

@Елена Труфанова/123rf.com

La talea da pollone riguarda piante grasse, come aloe e agavi, ossia quelle per cui servono vasi sempre più grandi, oppure occorre dividere i getti dalla pianta madre. (leggi anche: Aloe vera, come coltivarla in casa per avere succo e gel sempre a disposizione)

Ecco come procedere:

  • Svasa l’aloe o l’agave e con un coltellino affilato separa i polloni basali dalla madre
  • Lascia asciugare per tre giorni in luogo ben arieggiato
  • Rinvasa la madre e poni i figli in un vasetto di circa 10 cm di diametro.

Per la terra ti consigliamo di usare torba e sabbia in un rapporto di 1:2; posiziona i vasetti all’ombra, vaporizzando leggermente il terreno ogni 15 giorni.

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