Non solo semi di sesamo, il pesticida tossico potrebbe aver contaminato anche curcuma, cumino, scalogno e altri alimenti

Oltre ai semi di sesamo, molti altri alimenti potrebbero essere contaminati dal pericoloso pesticida. L'allarme arriva dalla Francia

L‘ossido di etilene, pericoloso pesticida protagonista di uno dei più grandi richiami alimentari mai effettuati prima per la sua presenza nei semi di sesamo, potrebbe aver contaminato tantissimi altri cibi che consumiamo ogni giorno, tra cui spezie come cumino e curcuma, ma anche riso, frutta secca e funghi essiccati.

A rivelarlo è la Francia, dove alcuni di questi prodotti sono stati ritirati recentemente a causa della presenza dell’ossido di etilene. Se ne deduce che potrebbe trattarsi di un allarme ancora più esteso, dai contorni ancora purtroppo indefiniti. Quel che è certo è che a farne le spese siamo sempre noi consumatori. Probabilmente vista la grande quantità di prodotti potenzialmente coinvolti, inconsapevolmente li abbiamo portati sulle nostre tavole.

Ormai da mesi in Italia ma anche nel resto d’Europa centinaia di alimenti sono stati richiamati dalle autorità sanitarie e dagli stessi produttori per la presenza del pericoloso pesticida. Anche in questi giorni il Ministero della salute ne ha aggiunti altri due alla già lunga lista di richiami. Ma il problema non riguarda solo il sesamo e i suoi derivati. Anche il cumino finisce al centro di questo malsano calderone.

Le settimane passano, ma i richiami di prodotti contaminati a base di sesamo no. Una vicenda che si sta rivelando complessa e lontana dalla fine. Secondo quanto riportato dalla rivista francese, 60 Millions de consomateurs, il primo avviso risale esattamente al 9 settembre 2020 ed è stato lanciato dal Belgio. Cinque mesi dopo, i richiami di sesamo contaminato con ossido di etilene continuano ad arrivare, in Italia e in molti altri paesi europei.

La Francia mette in allerta tutti gli Stati europei ipotizzando che la presenza di ossido di etilene sia più eccessiva di quanto stimato oggi. Questo dato dovrebbe far riflettere visto che già la contaminazione dei semi di sesamo era stata ed è enorme e continua a generare richiami (di cui gli ultimi anche in Italia sul sito del Ministero della salute).

Perché continua ancora lo scandalo sui semi di sesamo

Questi semi, provenienti dall’India, hanno livelli eccessivamente alti di ossido di etilene, un pesticida classificato come sostanza mutagena. Ciò significa che può causare anomalie genetiche, ma anche cancerogena e tossica.

Tra i prodotti richiamati troviamo di tutto, dai biscotti al pane, dalle farine alle creme spalmabili fino agli olii e ai legumi. Secondo il censimento effettuato dalla Direzione Generale per la concorrenza, i consumatori e il controllo delle frodi (DGCCRF), i prodotto coinvolti sono oltre 2500.

Il problema di fondo è uno: la contaminazione, è iniziata oltre un anno prima di essere rilevata, quindi è difficile se non impossibile  stabilire né a quando risalga né la sua entità.

Il sesamo non è l’unico alimento contaminato

Purtroppo la contaminazione non riguarda solo il sesamo. Anche altri alimenti come cumino, scalogno disidratato, psillio, curcuma, amaranto sono stati avvelenati da ossido di etilene secondo l’analisi francese. Ciò potrebbe rendere l’allarme ancora più grande.

L’ossido di etilene (ETO) è un gas di fumigazione noto da tempo per le sue qualità fungicide e battericide. Questa tecnica è elencata nel Codice di pratica igienica per spezie ed erbe aromatiche del Codex Alimentarius, che definisce gli standard alimentari internazionali. È anche legalmente utilizzato in alcuni paesi, come gli Stati Uniti. Se l’Europa fissa il limite massimo di residui alla soglia del limite di rilevamento (ovvero 0,05 mg / kg su semi ed erbe e 0,1 mg / kg su spezie), le autorità statunitensi consentono livelli fino a 7 mg/kg.

Ma sorprendentemente, questa molecola non è stata ricercata in Europa nelle analisi di routine. Molti produttori e distributori, secondo 60Millions, hanno ammesso addirittura di averne scoperto l’esistenza all’epoca dello scandalo del sesamo.

Purtroppo era già accaduto anche in passato. Nel 2015 è stato rilevato ossido di etilene fino a 2,5 mg / kg nel pepe nero prodotto in Vietnam  e nel 2019 è stato individuato anche nei semi di cumino anche di origine indiana.

Non sembra improbabile che quanto accaduto in questi mesi per i semi di sesamo possa essersi verificato anche per una quantità di alimenti ancora non definita.

La lista dei cibi contaminati

Ecco i cibi finora potenzialmente contaminati da ossido di etilene:

Le ultime allerte del Ministero della salute

Proprio nei giorni scorsi, il nostro Ministero ha aggiunto altri due prodotti alla lunghissima lista di alimenti contaminati, ritirati in italia. Entrambi sono stati prodotti da Fratelli Milan SRL, con sede dello stabilimento a Caselle (TO). Ecco tutti i dettagli qui di seguito:

  • Sfilatini al sesamo, lino e papavero di Sapori & Piaceri:  Lotto n°L201006 e data di scadenza 6/10/2021. Qui l’avviso di sicurezza
  • Sfilatini al sesamo di Sapori & Piaceri: Lotto n°L201006 e data di scadenza 6/10/2021. Qui l’avviso di sicurezza

Se di recente avete acquistato questi prodotti controllate il lotto ed evitate di consumarli. Avete la possibilità di riportarli indietro per ottenere un cambio o un rimborso.

Fonti di riferimento: Ministero della salute, 60millions, 60millions

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