Di lì a poco saremmo stati travolti da una pandemia mondiale che avrebbe sconvolto le nostre vite e la nostra quotidianità
Il 7 febbraio 2020, esattamente un anno fa, sul palco dell’Ariston andava in scena la lite tra Morgan e Bugo, durante l’esibizione del brano “Sincero” al Festival di Sanremo.
A molti non importava niente allora e non interessa nemmeno oggi, ma è innegabile che si sia trattato di un momento memorabile per gran parte degli italiani, tra meme e parodie, che avrebbe segnato inconsapevole uno degli ultimi giorni di spensieratezza del Paese. Da lì a poco, infatti, ci saremmo trovati travolti da una pandemia mondiale e nessuno poteva neanche lontanamente immaginarlo, sebbene il coronavirus stesse già circolando in Cina da oltre un mese e nonostante fossimo già in stato di emergenza da alcuni giorni (Leggi anche: Coronavirus: l’Italia dichiara lo stato d’emergenza per sei mesi).
Meno di un mese dopo la lite tra Morgan e Bugo il primo focolaio a Codogno, cittadina in provincia di Lodi immediatamente messa in quarantena, attraverso la prima “zona rossa” d’Italia. Da allora è trascorso quasi un anno, dodici mesi in cui ci siamo purtroppo dovuti abituare al distanziamento dagli altri, all’uso di mascherine e igienizzanti per le mani e a modificare in modo radicale le nostre vite e i nostri comportamenti, tra smartworking, didattica a distanza, regioni colorate e confini che ci allontanano dai nostri affetti (Leggi anche: “Il Covid ci ha tolto tutto: non toglieteci anche chi ci ama”: l’appello dei #congiuntifuoriregione per il nuovo Dpcm).
Una “nuova normalità” che sicuramente un anno fa non avremmo mai immaginato e che ci ha proiettati in una realtà di incertezza e paura come mai prima, che ancora oggi fa parte della nostra quotidianità. Sarebbe bello tornare a quella spensieratezza del 7 febbraio scorso, quando eravamo ancora felici e non lo sapevamo.
Leggi anche: Zona arancione e zona rossa, si può andare a trovare parenti e amici fuori dal proprio Comune?