Per la modica cifra di 5 dollari si può dare il nome del proprio ex a uno scarafaggio per poi darlo in pasto, vivo, agli altri animali
Inorriditi. Siamo rimasti senza parole leggendo la terribile genialata che lo zoo di San Antonio, in Texas, sta proponendo ai visitatori in vista di San Valentino. Per la modica cifra di 5 dollari si può dare il nome del proprio ex a uno scarafaggio per poi darlo in pasto, vivo, agli altri animali.
Una macabra iniziativa che non fa ridere e che ci ricorda quanto siano inutili questi luoghi, vere e proprie prigioni per gli animali, dove non solo li sfruttiamo per un tornaconto economico ma ci prendiamo addirittura gioco di loro.
Non sanno più che inventarsi, ecco cosa abbiamo pensato quando abbiamo letto coi nostri occhi la trovata dello zoo. E non si tratta neanche della prima volta.
“Di ritorno a grande richiesta! Lo zoo di San Antonio torna con il rimedio perfetto per il tuo cuore spezzato con il nostro secondo “Cry Me a Cockroach!” si legge sul sito ufficiale. “Potrai nominare simbolicamente uno scarafaggio come il tuo ex e lo serviremo come regalo per uno dei nostri animali per soli $ 5. Se il tuo ex era un serpente, puoi ribattezzare un topo pre-congelato e lo daremo in pasto a un rettile per $ 25!”
Venghino signori, venghino. Il giorno di San Valentino i visitatori dello zoo potranno dunque acquistare uno di questi macabri pacchetti, ma chiamiamoli col loro nome: animali da dare in pasto ad altri animali. E le foto saranno pubblicate anche sui social dello zoo.
Se i topi sono morti e precongelati, gli scarafaggi sono vivi, precisa lo zoo nel tentativo di fare chiarezza e rassicurare gli utenti, ma peggiorando se possibile la situazione:
“I roditori pre-congelati che utilizziamo fanno parte della regolare alimentazione giornaliera programmata dei nostri animali. Vengono consegnati congelati da un allevamento di topi e conservati presso il nostro Centro nutrizionale fino allo scongelamento per l’alimentazione. Gli scarafaggi vivi provengono da allevatori professionisti, la colonia è curata e mantenuta dal Reptile Department nella Reptile House”.
E per tentare di offrire una soluzione adatta anche ai più sensibili, offre addirittura un’opzione “Veggie”, che permette di acquistare verdure come lattuga romana, cavolo e altre agli animali. Impossibile pensare che una persona vegana possa visitare uno zoo…
I fondi sarebbero destinati anche a una “buona” causa: espandere l’habitat del giaguaro con una passerella aerea in grado di collegarlo a quelli vicini.
Un’assurdità dopo l’altra, un tentativo goffo e inutile per fare cassa a danno degli animali, nei luoghi che più di tutti gli altri sono i meno adatti a loro.
Una trovata commerciale disgustosa, altro che San Valentino…
Fonti di riferimento: SaZoo