I cani possono mangiare noci e frutta secca?

La veterinaria specializzata in nutrizione Amanda Ardente spiega quali noci e varianti di frutta secca possono essere pericolose per i cani

Le noci e la frutta secca, considerate anche le loro dimensioni, potrebbero sembrare un’opzione gustosa da dare come spuntino ai nostri cani. Ma questi alimenti sono sicuri per gli animali?

Quando inseriamo un alimento estraneo alla comune e consigliata alimentazione dei cani è sempre bene fare attenzione, sappiamo infatti che alcuni cibi possono fare molto male ai nostri amici a 4 zampe (un esempio per tutti è il cioccolato). Ma cosa dire sulle noci e le altre varietà di frutta secca?

A spiegare a cosa stare attenti è la veterinaria esperta in nutrizione Amanda Ardente.

La maggior parte delle noci che si trovano nelle nostre dispense sono generalmente sicure per i cani ma alcune varietà sono tossiche. Attenzione anche alle noci ammuffite che ugualmente si rivelano tossiche per i cani.

Quali tipi di noci e frutta secca sono sicure e quali tossiche per i cani?

La dottoressa Ardente cita le principali tipologie di frutta secca specificando se siano o meno sicure per i cani.

  • Arachidi: le arachidi sono generalmente sicure per i cani ma, chi dà al proprio cane una certa quantità di burro di arachidi per prendere dei medicinali (cosa che avviene frequentemente negli Stati Uniti), non dovrebbe permettere che le calorie fornite da tutti gli snack combinati (incluso il burro di arachidi) superino il 10% di quelle giornaliere totali. Questo per evitare che tali spuntini sbilancino la dieta del cane. Da usare dunque sia arachidi che burro di arachidi con parsimonia e attenzione che quest’ultimo non contenga xylitolo, molto pericoloso per i cani.
  • Noci: le noci sono generalmente sicure da mangiare ma le noci nere (un tipo di noce non comunemente mangiato dalle persone) si rivelano invece tossiche per i cani. I sintomi della tossicità sono vomito, debolezza muscolare e tremori, febbre alta e convulsioni.
  • Noci di macadamia: queste sono tossiche per i cani e possono causare gli stessi sintomi delle noci nere (vomito, debolezza muscolare e tremori, febbre alta e convulsioni).
  • Pistacchi: i pistacchi, con o senza il loro guscio, possono essere un rischio di soffocamento per i cani a causa delle loro dimensioni e forma. Meglio evitare quindi.
  • Anacardi: Gli anacardi sono generalmente sicuri per i cani.
  • Noci pecan: anche queste noci sono sicure per i cani.
  • Mandorle: le mandorle, con o senza il loro guscio, possono essere un rischio di soffocamento per i cani a causa delle loro dimensioni e della forma.

Noci e frutta secca sono spuntini grassi e calorici

C’è poi un’altra cosa da considerare: anche le noci e le varianti di frutta secca non pericolose per i cani, sono comunque molto ricche di grassi e calorie. Un piccolo spuntino o premio come questo potrebbe dunque essere lo stesso non indicato per il vostro cane, anche se propriamente non tossico.

Per molti cani è quindi meglio evitare la frutta secca e scegliere opzioni meno caloriche e grasse. La dottoressa spiega quali sono i possibili rischi di utilizzare noci e frutta secca come spuntino per i cani:

  • Sono ricchi di calorie e possono causare aumento di peso
  • L’elevato contenuto di grassi delle noci può causare disturbi gastrointestinali (GI) nei cani con stomaci sensibili o soggetti a sviluppare pancreatite.
  • Le noci possono avere rivestimenti pericolosi per i cani, possono essere ad esempio ricoperte da ingredienti come cacao o spezie come aglio e pepe. Questi rivestimenti saporiti possono causare disturbi nei cani.
  • La frutta secca può contenere sale e l’alto contenuto di sale è pericoloso per una serie di motivi. Alcuni cani possono sviluppare la pressione alta, altri calcoli urinari o, se già soffrono di malattie cardiache o renali, i cibi ricchi di sale possono peggiorare queste condizioni.

Tra la frutta secca, la veterinaria sottolinea che le varianti più caloriche sono le mandorle, gli anacardi, le arachidi e le noci pecan seguite da pistacchi e noci.

Fonte: Pet MD

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