Confetture di fragole, il test sulle marche più vendute rivela pericoli per i bambini più piccoli

Il nuovo test de Il Salvagente ha confrontato 16 confetture di fragola, scoprendo in 2 livelli troppo alti per i bambini di una tossina

Tanti adulti e bambini amano fare colazione con fette biscottate o pane con la marmellata. Come sempre però, se non riusciamo a preparare le confetture a casa, dobbiamo stare attenti a ciò che acquistiamo. Un nuovo test, effettuato sulle più comuni marmellate alla fragola, evidenzia alcune contaminazioni critiche, in particolare per i più piccoli.

Dovremmo dire confetture (a meno che non siano di agrumi) ma sono più comunemente chiamate marmellate, quei prodotti spalmabili a base di frutta, in percentuale variabile, di cui è bene stare particolarmente attenti alle etichette, anche se a volte questo non basta.

Lo evidenzia il nuovo test della rivista Il Salvagente che ha preso a campione e analizzato 16 confetture di fragola andando alla ricerca di pesticidi, metalli pesanti e tossine al loro interno. Contaminanti che possono essere particolarmente pericolosi per i più piccoli.

Le marche analizzate sono le più disparate: da quelle storiche come Santa Rosa o Zuegg, ai marchi della grande distribuzione (Coop, Conad, ecc.) fino ad arrivare a quelli di discount come Lidl o Eurospin. Non mancano ovviamente anche alcune alternative biologiche come quelle di Alce Nero, Rigoni e Ecor.

I risultati del test sulle confetture di fragola

Per quanto riguarda i pesticidi, la rivista sottolinea positivamente il fatto che, nonostante siano state trovate tracce di 12 fitofarmaci (tra cui boscalid, cyprodinil, Imazali) erano sempre ben al di sotto dei limiti di legge (in alcuni casi addirittura 1000 volte sotto).

Sul fronte pesticidi sembra dunque che possiamo stare tranquilli. Genera preoccupazione invece la presenza in alcuni prodotti di una tossina nota come Patulina.

Anche in questo caso, in realtà, i livelli erano nella norma ma il problema può subentrare se, a consumare la confettura di fragola contaminata sia pur da piccolissime tracce di questa tossina, è un bambino al di sotto dei 3 anni.

Due prodotti del test (confettura 100% da frutta Zuegg e confettura extra Bonne Maman), infatti,  presentavano tracce di patulina a livelli superiori a quanto consentito per il baby food, appunto quello destinato ai bambini fino a 3 anni.

Come sempre, anche in questo caso, è tutto a norma di legge nel senso che, effettivamente, quelle due marmellate non sono un cibo specificatamente pensato per i bambini piccoli. Si tratta di confetture che non rientrano nel “baby food” e non devono dunque rispettare il limite di 10mg/kg di patulina (un limite che tra l’altro non esiste per i bambini più grandicelli e gli adulti).

Il Regolamento 1881 del 2006, che stabilisce i limiti per le tossine, non prevede una soglia massima per le composte di fragola. Il Salvagente ha dunque scelto, per valutare questi prodotti, un limite di riferimento restrittivo che è quello fissato per le composte di mela (25 mg/kg f).

Le composte di fragola analizzate erano tutte ben al di sotto di questo limite ma, lo stesso regolamento, fissa anche un limite massimo per tutti gli alimenti destinati alla prima infanzia che non siano “a base di cereali”, dunque anche le composte di fragola. Il limite è, come già detto, 10mg/kg, ed è questo che è stato superato ma, lo ribadiamo ancora una volta, in alimenti che infatti non sarebbero destinati alla prima infanzia.

Non tutti i genitori, però, sono così informati da sapere che i propri figli prima dei 3 anni non dovrebbero mangiare cibi destinati agli adulti (e non si tratta solo delle marmellate, forse ricorderete ad esempio la questione dei “piccolini” Barilla).

La rivista sottolinea anche l’assurdità che poi a 3 anni e 1 giorno i bambini vengano considerati al pari degli adulti e dunque possano per legge teoricamente assumere le stesse tossine di un adulto.

Ma, tornando alla patulina, il problema è che questa tossina, se assunta in eccesso, può creare problemi gastro-intestinali fino ad arrivare ad ulcere ed emorragie. La rivista ha deciso quindi di sconsigliare le due marmellate sopracitate proprio in quanto i livelli di patulina sono eccessivi per i bambini più piccoli.

Ma come mai questa tossina può essere presente nella confettura di fragola? L’ha spiegato a Il Salvagente Alberto Ritieni, docente di Chimica degli alimenti alla facoltà di Farmacia della Federico II di Napoli:

“La patulina si sviluppa sulle superficie dei frutti, e nel caso delle fragole va di pari passo con lo sviluppo della muffa. Tende a formarsi durante lo stoccaggio, il trasporto e la lavorazione. In sostanza, i livelli di patulina indicano la qualità della materia prima utilizzata”.

Tra le marmellate migliori del test segnaliamo:

  • Composta bio Ecor
  • Preparazione bio (con fragoline) Rigoni
  • Confettura extra Coop
  • Confettura extra Conad

Quelle finite in fondo alla classifica sono invece:

  • Confettura extra Bonne Maman
  • Confettura extra poesia di frutta  Vis

Fonte: Il Salvagente

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