"Indorare la pillola". È probabile che tu abbia usato questo famoso modo di dire più di una volta, ma da dove deriva questa espressione popolare? Il suo significato ci racconta un po’ della nostra storia.
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L’espressione “indorare la pillola” è una delle frasi più usate in molti paesi latini – Italia e Spagna particolarmente – e fa parte della saggezza e della storia dei popoli e delle loro lingue. Capire da dove provengono i modi di dire e il loro significato ci aiuta a conoscere maggiormente la nostra cultura e le nostre tradizioni.
L’origine del detto “indorare la pillola”
L’espressione idiomatica “Indorare la pillola” viene comunemente utilizzata nella lingua parlata per descrivere l’atto di rendere più accettabile o meno sgradevole una situazione, una notizia o una realtà spiacevole. Ma perché si dice così? Da dove deriva? L’origine di questo detto si radica nella pratica storica di ricoprire le pillole di medicina con un sottile strato d’oro o di zucchero per mascherarne il sapore amaro, rendendole così più facili da ingerire.
Fin dall’antichità, infatti, tisane, polveri o intrugli medicinali sono sempre stati caratterizzati da un gusto amaro molto sgradevole; per questo motivo doverli ingoiare risultava un momento fastidioso e poco gradito. Nonostante questa qualità innata, per potersi curare, si prendevano lo stesso.
In quei tempi, a differenza di come si usa fare adesso, non si aggiungevano aromi per renderli più piacevoli da assumere. Gli antichi farmacisti usavano una tecnica diversa: dopo aver pestato in un mortaio tutti gli ingredienti e inserito il medicinale nelle pillole, le cospargevano con qualche sostanza dal gusto zuccherino – ad esempio polvere di liquirizia – in modo tale da renderle più morbide e piacevoli al palato. Ecco spiegato da dove arriva la famosa frase “indorare la pillola”.
Cosa significa “indorare la pillola”?
Con il passare del tempo, questa pratica concreta si è trasformata in una metafora linguistica. Oggi questa espressione è usata per dire che qualcuno, nel momento di comunicare una situazione difficile, si esprime in un modo più dolce e condiscendente per non ferire il proprio interlocutore. In poche parole, “addolcire” una brutta notizia per renderla più facilmente digeribile.
La storia di questa frase popolare è la stessa di quella di altri detti usati nel passato, alcuni di loro hanno spiegazioni religiose, altri sono legati al mondo della politica. Ma Il punto comune di tutti questi modi di dire è che si sono diffusi facilmente e trasmessi di generazione in generazione, perdendo, con il passare del tempo, il loro significato originale e dandone vita ad uno nuovo costruito attraverso la saggezza popolare.
Come e quando si utilizza questo modo di dire: esempi concreti
Nella lingua italiana “Indorare la pillola” viene utilizzato in vari contesti dalla comunicazione personale a quella politica al mondo del lavoro, riflettendo la varietà e la ricchezza della cultura del Paese.
Nelle relazioni personali, ad esempio, questo modo di dire assume un ruolo cruciale quando si deve comunicare una notizia scomoda a un amico o a un membro della famiglia per minimizzare l’impatto emotivo. La delicatezza e la cura nel trasmettere messaggi difficili sono considerate una forma di rispetto e empatia.
Nel mondo del lavoro, soprattutto in un ambiente aziendale, i manager adottano questa espressione quando vogliono presentare cambiamenti o decisioni impegnative come, ad esempio, una riduzione del personale o un importante cambiamento organizzativo. Per farlo si utilizza un linguaggio che tende a sottolineare gli aspetti positivi o le future opportunità, piuttosto che soffermarsi sulle conseguenze negative immediatamente evidenti.
Anche nel marketing e nella pubblicità, “indorare la pillola” è una delle modalità più utilizzate per presentare un prodotto o servizio enfatizzandone i benefici e minimizzando gli aspetti meno attraenti. Questa strategia aiuta le aziende a collegare il loro prodotto a un’idea o un sentimento positivo, rendendolo più attraente per i consumatori.
In politica, l’uso di questa espressione diventa quasi una necessità. I politici, quando presentano leggi o misure che potrebbero non essere popolari, tendono a “indorare la pillola” mettendo in luce i potenziali benefici a lungo termine o collegando le misure a temi più accettati o apprezzati dall’opinione pubblica.
Anche nei media e nello stesso giornalismo, questa espressione si traduce in un modo di riferire su eventi tragici o controversi. Pur mantenendo l’obiettività e l’accuratezza, i giornalisti spesso cercano (o almeno cercavano) di presentare le notizie in modo che siano informative ma non eccessivamente scioccanti, equilibrando la necessità di informare con quella di non traumatizzare il pubblico.
In tutti questi casi, “indorare la pillola” dimostra la sua rilevanza non solo come espressione linguistica, ma anche come concetto fondamentale nella cultura comunicativa italiana, testimoniando l’importanza di trattare con cura e considerazione la sensibilità altrui.
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