Approvato "Granaio Italia", un registro che mira a evitare che farine e cerali vengano introdotti nel nostro Paese in maniera illegale
Farina e cereali così come vino e olio: arriva finalmente anche per la filiera cerealicola un emendamento per garantire il Made in Italy e la tracciabilità di tutta la filiera. In Commissione Bilancio è stato infatti approvato “Granaio Italia“, un vero e proprio registro elettronico che ha come ultimo obiettivo quello di evitare che farine e cerali in generale vengano introdotti nel nostro Paese in maniera illegale e spacciati per produzioni locali. Previste sanzioni fino a 20mila per chi non istituisce il registro o per chi non ne rispetti le modalità di accesso.
Con quest’emendamento, quindi, si spera di arrivare a un più accurato monitoraggio delle produzioni cerealicole presenti sul nostro territorio e in base ad esso chiunque detenga cereali e farine di cereali è tenuto a registrare tutte le operazioni di carico e scarico se la quantità del singolo prodotto supera le 5 tonnellate annue, in un apposito registro telematico istituito sul Sian, il portale del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali.
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“La nascita di Granaio Italia rappresenta una giornata storica per la cerealicoltura italiana – dichiara il deputato Luciano Cillis, primo firmatario dell’emendamento –. Questa norma riesce a portare il mondo della cerealicoltura allo stesso livello dell’olio e del vino: l’auspicio, infatti, è quello di riuscire a tracciare lo spostamento di tutte le categorie di cereali in Italia in tutti i diversi passaggi sia che si tratti di prodotti nazionali sia che si tratti di prodotti importanti. Ci auguriamo che il decreto attuativo trovi d’accordo le Regioni evitando ciò che è accaduto con il medesimo provvedimento per la tracciabilità del latte”.
Nello specifico, l’articolo 21-bis – Monitoraggio della produzione cerealicola e dell’acquisto di cereali e sfarinati a base di cereali – appena introdotto prevede, a carico di chiunque detenga a qualsiasi titolo cereali e farine di cereali, l’obbligo di registrare su un apposito registro elettronico, istituito nell’ambito del Sistema informativo agricolo nazionale (SIAN), tutte le operazioni di carico e scarico, nel caso in cui la quantità del singolo prodotto superi le 5 tonnellate annue.
Le operazioni di carico e scarico per vendita o trasformazione di cereali e sfarinati a base di cereali, di provenienza si nazionale che dal resto dell’Unione europea o importate da Paesi terzi, dovranno quindi d’ora in poi essere registrate sul Sian entro 7 giorni lavorativi. Le sanzioni previste per chi non istituisce il registro vanno dai 5mila ai 20mila euro.
QUI il documento completo.
Fonte: Camera dei Deputati
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