Liberati 100 cani da un allevamento sudcoreano: denutriti e spinti al cannibalismo dalle terribili condizioni di vita

Liberati cento cani da un allevamento sudcoreano: denutriti e spinti al cannibalismo dalle terribili condizioni di vita

In un allevamento illegale di cani di Gimpo, Corea del Sud, sono stati recuperati circa 100 esemplari in stato di abbandono, che venivano allevati e venduti come animali domestici e per il commercio di carne di cane.

LIFE, gruppo animalista coreano, insieme alla Humane Society International, hanno salvato barboncini, Chihuahua, Shih Tzus, Pomeranians, Spitz e molti altri cani. Le organizzazioni hanno riferito che alcuni soffrivano di malnutrizione grave, altri erano affetti da dolorose malattie della pelle dovute al contatto con le proprie feci. Altri ancora sono stati ritrovati morti e alcuni sembravano aver fatto ricorso al cannibalismo per sopravvivere.

LIFE è riuscito a negoziare con l’allevatore la chiusura della fattoria e ora si sta impegnando a trovare riparo e cure veterinarie per i 40 sopravvissuti.

Il presidente di LIFE, In-Seob Sim, ha dichiarato che purtroppo in Corea del Sud allevamenti simili sono diffusi, anche perché ci sono pochi controlli. E che per interrompere questo mercato clandestino, è fondamentale che i cittadini non acquistino carne di cane e cuccioli di animali da compagnia.

Nara Kim, responsabile della campagna HSI, ha affermato che la fattoria era come un inferno, con moltissimi cani pelle e ossa, devastati dalla fame e dalle malattie della pelle, con ossa che sembravano sul punto di rompersi da un momento all’altro.

Per fortuna ora l’inferno è finito!

FONTE: HSI/Facebook

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