Il ceppo di influenza aviaria H5N8 è arrivato anche al rifiugio Wychbold Swan Rescue in Inghilterra dove sono stati abbattuti decine di cigni
L’influenza aviaria continua a colpire non solo gli allevamenti di galline, tacchini, ecc. ma anche gli uccelli selvatici. Stavolta è toccato ai cigni ospiti del Wychbold Swan Rescue, un rifugio che si trova in Inghilterra.
Il ceppo di influenza aviaria H5N8 è stato trovato in alcuni cigni del Wychbold Swan Rescue, morti improvvisamente. I volontari del centro hanno fatto sapere la scorsa settimana di aver trovato due cigni morti nel centro di Evesham e in seguito altri quattro.
Anche altri due cigni originariamente salvati sono successivamente morti e subito dopo li hanno seguiti altri 9 cigni e alcuni polli. Insomma un nuovo focolaio di influenza aviaria che finisce anche stavolta con una strage di animali.
È stato deciso infatti, come previsto dalle normative europee, che anche tutti gli altri uccelli acquatici presenti nel rifugio vengano abbattuti. E l’eutanasia dei cigni è già avvenuta.
L’hanno comunicato con grande dolore i gestori del rifugio di salvataggio per cigni sulla loro pagina Facebook.
E pensare che proprio pochi giorni fa il rifugio aveva fatto uno dei suoi ultimi salvataggi e che invece ora, per un tempo indefinito, non prenderà altri animali.
In Inghilterra sono stati riscontrati numerosi casi di influenza aviaria anche negli allevamenti e il governo ha stabilito che tutti i volatili in cattività, a partire dal 14 dicembre, devono essere tenuti al chiuso per prevenire la diffusione dell’influenza aviaria.
Un problema che si sta diffondendo un po’ in tutta Europa, Italia compresa. Vi avevamo parlato in particolare della situazione del Veneto dove, nonostante siano risultati positivi alcuni uccelli selvatici, la caccia non si ferma.
Il ceppo di influenza aviaria che sta circolando, lo ricordiamo, non è pericoloso per l’uomo, sta però contribuendo allo sterminio di milioni di animali, tra selvatici e di allevamento.
Come se non bastasse quello che sta accadendo ai visoni a causa del Covid mutato. Un 2020 pessimo anche per gli animali.
Fonti: Wychbold Swan Rescue/Facebook
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