Un vigile del fuoco travestito da San Nicolò ha fatto visita ai piccoli pazienti dell'ospedale Burlo di Trieste, lasciando loro dei doni.
Oggi al reparto di encoematologia dell’ospedale Burlo Garofolo di Trieste è arrivato San Nicolò, o meglio un vigile del fuoco calato nei panni del santo che ha regalato ai bambini ricoverati un momento di gioia e spensieratezza. Ebbene sì, neanche l’emergenza Covid-19 è riuscita a fermare la tradizionale visita dei vigili del fuoco di Trieste ai piccoli guerrieri che lottano contro il tumore.
Dopo essere salito con l’ausilio di un’autoscala e passato davanti alle finestre del reparto, il vigile travestito da San Nicolò e un collega hanno lasciato sul terrazzo alcuni doni per i bambini. Successivamente, sono entrati per salutare a distanza i piccoli ricoverati e lasciare qualche altro regalo. A Trieste, la tradizione di San Nicolò è particolarmente sentita. San Nicolò, infatti, è considerato il santo protettore dei bambini che ogni 6 dicembre attendono con trepidazione il suo arrivo e i suoi doni.
Il passaggio del vigile del fuoco travestito da san Nicolò per i corridoi della clinica pediatrica e della chirurgia ha portato una ventata di allegria e di speranza. Naturalmente, i due vigili entrati all’ospedale Burlo di Trieste sono stati sottoposti al tampone per evitare possibili diffusioni del contagio tra i piccoli pazienti e il personale sanitario.
“Da diversi anni ormai – ha spiegato il Direttore Generale dell’Irccs, Stefano Dorbolò – esiste un’intensa collaborazione sui temi della sicurezza fra il nostro Istituto e i Vigili del Fuoco del quale siamo molto grati al Comando Provinciale di Trieste e a tutto il suo personale. Una collaborazione che mira a garantire la massima sicurezza all’interno dell’Ospedale sia per i pazienti, sia per gli operatori. È, poi, per noi un grande piacere che alla collaborazione “istituzionale” sulla sicurezza, si sia unita questa tradizione della visita dei Vigili del Fuoco per San Nicolò che, nel rispetto di una festività molto sentita a Trieste, porta un’importantissima ventata di gioia e serenità a tutti i nostri piccoli pazienti che spesso vivono percorsi di cura lunghi e difficili. Grazie ai Vigili del Fuoco che rappresentano il simbolo del nobile e autentico coraggio con cui tutto il sistema delle forze e attori preposti all’emergenza si sta adoperando coeso per superare insieme questo difficile momento”.
Anche il professore Egidio Barbi, direttore del Dipartimento di Pediatria del Burlo, ha voluto ringraziare il corpo dei vigili del fuoco che ogni anni strappano un sorriso a tanti bambini malati:
“Anche quest’anno, in quella che ormai è diventata una gran bella tradizione, ringraziamo di cuore i Vigili del Fuoco per ciò che fanno per i nostri pazienti. Questo tipo di interruzione di una routine ospedaliera, fatta inevitabilmente di una componente di sofferenza e anche di noia per i bambini e i ragazzi, è un vero plusvalore, allargato anche, perché no, alla percezione di tutti gli operatori che fruiscono di uno stacco davvero inusuale. Tutto ciò ha tanto più valore quando arriva da professionisti il cui spessore e ruolo sociale è riconosciuto universalmente, con un impatto emotivo per i bambini sempre speciale. La sensibilità e l’attenzione di dedicare parte del proprio tempo ai nostri pazienti meritano un ringraziamento e un plauso particolare da parte di tutto il Burlo”.
Ma quest’anno l’impegno dei vigili del fuoco a favore dei piccoli pazienti del Burlo Garofolo non finisce qua. A questo proposito, Lorenzo Pecorella, responsabile del Progetto soccorso alla disabilità del Comando Provinciale di Trieste, ha annunciato:
“Con questa iniziativa, i Vigili del Fuoco vogliono essere vicini a tutti quei bambini che hanno bisogno di gioia e sorrisi anche da parte di coloro che, quotidianamente, pensano alla loro sicurezza. Con i colleghi intervenuti all’iniziativa odierna abbiamo deciso di organizzare prossimamente una colletta per raccogliere fondi a favore del Burlo”.
Fonte: Irccs Materno-Infantile Burlo Garofolo
LEGGI ANCHE: