Bonus mobilità: problemi con lo Spid di Poste Italiane? Come fare ricorso per avere il rimborso

Troppe domande per il click day mobilità per il bonus bici e crolla anche il sistema di Poste Italiane per la gestione del sistema Spid

Troppe domande per il click day mobilità per il bonus bici e crolla anche il sistema di Poste Italiane per la gestione del sistema Spid: in tutta Italia in queste ore gli utenti sono imbufaliti perché di fatto chi possiede il sistema pubblico di identità digitale, ad esempio con Aruba, Tim e altri è riuscito a portare a termine la procedura, ma con Poste Italiane nulla di fatto.

“Si ricorda che il contributo potrà essere erogato fino ad esaurimento dei fondi disponibili; pertanto, l’ingresso alla sala d’attesa virtuale e il posto in coda non garantiscono il rimborso o la generazione del buono mobilità”.

La dicitura sul sito buonomobilita.it non lascia molto spazio all’interpretazione ed è per questo, che chi dopo una lunga attesa non riesce ad accedere al servizio perché ha uno Spid con Poste Italiane, si abbandona a sfoghi più o meno vivaci sui social.

Dei circa 210milioni di euro a disposizione per l’acquisto di bici, monopattini e segway, adesso ne sono rimasti poco più di 182milioni (mentre scriviamo). Già da stamattina, sia il il portale dedicato che il sito del Ministero erano a tratti offline e in tilt. Di contorno file interminabili per ottenere il bonus.

Anche una volta raggiunto il proprio turno, c’è chi non ha avuto comunque la possibilità di richiedere gli incentivi. Sono arrivate numerose segnalazioni anche all’Aduc, l’associazione per i diritti degli utenti e dei consumatori, questa una delle tante:

“Stamani alle 9.00 è stato attivato il sito bonusmobilita.it per richiedere il bonus mobilità. Vengo messo in coda per circa tre ore (al numero 53434), dopodiché, arrivato il mio turno, procede con l’accesso tramite Spid di Poste Italiane. Per sicurezza, registro in foto e video il processo di navigazione e accesso. In breve: PosteID con Spid non funziona, il sito di Poste è in tilt. Dopo vari tentativi di accesso, scanditi da pagine che non si caricano, messaggi di errore, QR Code che non apparivano, vengo buttato fuori. Mi ritrovo nuovamente in coda con numero 565.373. In breve, ho perso il rimborso, visto che i soldi stanziati per il buono non sono sufficienti a coprire oltre 500.000 persone.”

Ecco come fare il ricorso per chiedere il rimborso

Ecco cosa scrive Aduc:

“Gli utenti di PosteID con Spid cui è accaduta la stessa cosa, potranno agire con Poste Italiane per chiedere il risarcimento del danno qualora non ottengano il buono o il rimborso. La prima cosa da fare è inviare a Poste Italiane una messa in mora per raccomandata a/r o PEC. Se Poste Italiane non risponde positivamente entro 30 giorni, sarà possibile adire il Giudice di pace della propria città, anche senza avvocato, per ottenere il risarcimento del danno pari al rimborso o buono perduto.  E’ possibile agire in giudizio presso il giudice di pace competente per il luogo di residenza del consumatore. Si può fare causa anche senza avvocato per importi inferiori a 1.100 euro attraverso una citazione orale (art. 316 del codice di procedura civile): si espongono oralmente i fatti e le proprie richieste, consegnando tutta la documentazione rilevante a dimostrare la propria versione dei fatti al giudice di pace, il quale provvederà a redigere l’atto di citazione. Consigliamo di chiamare l’ufficio del giudice per prendere un appuntamento o chiedere quando è possibile fare tale citazione orale”.

MAGGIORI INFO CLICCA QUI

Cos’era successo sui social:

C’è poi chi invoca a una class action contro Poste Italiane.

E chi dopo ore interminabili, ce l’ha fatta e dispensa qualche buon consiglio:

Leggi anche: Bonus mobilità: sarà click day. Il 3 novembre corsa agli incentivi per bici e monopattini

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook