Very nice!: Il Kazakhstan sceglie lo slogan di Borat per rilanciare il turismo

Il turismo il Kazakhstan riparte dal personaggio di Borat e nel suo spot usa la celebre frase 'Very nice', molto bello

Anche se i tempi non sono dei migliori per rilanciare il turismo, il Kazakhstan riparte dal personaggio di Borat, il giornalista immaginario kazako inventato e interpretato da Sacha Baron Cohen. O meglio, dalla sua celebre frase ‘Very nice’, molto carino, in un nuovo spot promozionale.

Da pochi giorni su Amazon prime in streaming c’è il film satirico Borat 2 con la regia di Jason Woliner, un finto documentario interpretato dal suo inventore Cohen, nel ruolo di Borat. Così l’ente del turismo kazako ha colto la palla al balzo per promuovere il paese proprio con ‘Very nice’, esclamazione che il giornalista ripete spesso.

Singolare la cosa e non solo perché in questo momento di pandemia, è impensabile spostarsi per godersi giorni tranquilli di vacanza. Borat nei due film mostra un Kazakhstan lontano da forme idilliache. Anzi non risparmia scene in cui appare racconta di un paese omofobo, antisemita e misogino, il tutto chiaramente farcito della sua dissacrante ironia. Eppure il capo di Kazakh Tourism, Kairat Sadvakassov, afferma che lo slogan è perfetto per descrivere il grande potenziale del territorio con una frase breve e memorabile.

“La natura del Kazakhstan è very nice, il cibo è very nice, e il suo popolo, nonostante le battute di Borat, è tra i più simpatici al mondo. Vorremmo che tutti venissero a visitare il nostro paese nel 2021 e dopo, sperimentando di persona il Kazakhstan per capire che la terra di Borat è molto più bella di quanto pensino”, spiega.

Lo spot è stato ideato dall’americano Dennis Keen e mostra alcuni turisti che vivono diversi aspetti del Kazakhstan (scattarsi un selfie durante una gita in montagna, bere latte di cavallo, guardare le moderne architetture, fotografarsi con gli abiti tradizionali kazaki) e commentano con un semplice “very nice!”

La breve clip è stata pubblicata su YouTube con la didascalia: “È un posto di cui potresti aver sentito parlare, più bello di quanto avresti mai immaginato. Dove puoi trovare steppe infinite, sabbia ed epiche vette montuose non lontane da una metropoli moderna. Come puoi descrivere un posto così sorprendente in due sole parole? Da saggio qualcuno ha detto: ‘Molto carino!'”.

E d’altronde, anche lo stesso Cohen ha più volte spiegato che il suo film non aveva nulla a che fare con il vero Kazakhstan.

“Questa è una commedia, e il Kazakhstan nel film non ha nulla a che fare con il paese reale. L’ho scelto perché era un posto di cui quasi nessuno negli Stati Uniti sapeva nulla, il che ci ha permesso di creare un mondo selvaggio, comico e falso. Il vero Kazakhstan è un bel paese con una società moderna e orgogliosa – l’opposto della versione di Borat”.

Fonte: The Guardian

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