L’olio lucano diventa Igp. L’Ue ha approvato l’iscrizione al Registro delle Indicazioni Geografiche Protette

L'olio lucano è stato inserito nel registro delle Indicazioni Geografiche Protette Ue ed è quindi diventato un prodotto a marchio Igp

Un nuovo importante riconoscimento nei confronti di un prodotto alimentare del nostro paese arriva dalla Commissione Europea che ha approvato la domanda di iscrizione dell’Olio lucano nel Registro delle Indicazioni Geografiche Protette (Igp).

L’olio lucano è appena diventato un prodotto a marchio protetto, un riconoscimento prestigioso che ha ottenuto la Basilicata il cui olio è entrato ufficialmente nel registro delle denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche protette come da Regolamento di Esecuzione Ue 2020/1389 della Commissione del 28 settembre 2020.

La novità è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea del 5 ottobre 2020. Si tratta della 307esima denominazione di un prodotto alimentare che ottiene il riconoscimento e la tutela dell’Unione europea.

Grande la soddisfazione nella terra in cui si produce questo olio extravergine. Così ha commentato l’assessore alle politiche agricole e forestali della Regione Basilicata, Francesco Fanelli:

“Si tratta  di un riconoscimento che dà merito al lavoro e ai sacrifici dei tanti produttori e frantoiani che da anni hanno creduto e investito con energia per portare a termine questo percorso di qualità. Con l’Igp Olio Lucano salgono ufficialmente a diciotto i prodotti a marchio d’eccellenza della Basilicata con cinque Dop, sette Igp, quattro Doc, un Docg e un Igt. Un ulteriore successo che rafforza e valorizza l’identità dell’agricoltura lucana che si traduce nella fermezza e nella passione dei suoi protagonisti”.

Anche la Ministra delle Politiche agricole Teresa Bellanova ha commentato con soddisfazione la notizia:

“Finalmente anche l’olio Lucano ottiene la certificazione IGP dall’Unione Europea. Un riconoscimento assolutamente meritato per questo prodotto di altissima qualità e per gli oltre 12mila olivicoltori lucani che lo producono. (…) Non possiamo che essere soddisfatti davanti al numero sempre maggiore di nostri prodotti riconosciuti ufficialmente, con un marchio dedicato, come grandi eccellenze agroalimentari, buone non solo per il palato, ma anche per la salute”.

 


Fonte: Regione Basilicata / Ansa

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