Il Volto del Decebalo, la più grande scultura in pietra d’Europa da vedere almeno una volta nella vita

"Il Volto del Decebalo", che si trova in Romania, è la scultura rupestre più alta d'Europa e la sesta più grande del mondo.

Immerso in un paesaggio mozzafiato tra la Romania e la Serbia, dove il Danubio scorre tra i Carpazi, si trova “Il Volto del Decebalo”, la scultura rupestre più alta d’Europa e la sesta più grande del mondo.

La statua, che rappresenta il viso del re dacio Decebalo, è stata ideata dall’artista romeno Florin Cotarcea e finanziata dal suo connazionale Iosif Constantin Dragan, imprenditore e appassionato di storia dei Daci, antica popolazione  indoeuropea storicamente stanziata nell’area a nord del basso corso del Danubio.

Volto del decebalo

© imago/Werner Otto via Reuters Connect

La gigantesca opera, realizzata tra 1994 e il 2004, è alta 55 metri. Gli occhi sono grandi oltre 4 metri di larghezza e il naso 7 metri di altezza. Tuttavia la costruzione non è stata ultimata: deceduto il finanziatore, i lavori non hanno potuto proseguire. Il progetto è quindi sostanzialmente incompiuto.

Sulla base della scultura è presente un’iscrizione in latino che recita:”Decebal rex – Dragan fecit” (“Re Decebalo – realizzato da Dragan). Il ritratto del re dei Daci vuole infatti celebrare la grandezza del re Decebalo e del suo valoroso popolo che, nonostante l’invincibile nemico, ha deciso di non arrendersi.

Decebalo era un sovrano che riuniva le tribù della Dacia con l’aspirazione di scrollarsi di dosso il giogo dell’Impero Romano e creare un regno autonomo che avrebbe portato il nome di “Grande Dacia”.  Regnò dall’87 al 106 d.C. al tempo dell’imperatore romano Domiziano, che inviò due eserciti contro di lui. I romani persero entrambe le battaglie e così dovettero raggiungere un accordo di pace con i Daci.

“Il Volto del Decebalo” guarda i visitatori dalla roccia con sguardo serio e deciso, per ricordare non solo la grandezza di un uomo, eroe della storia romena, ma anche la sua grande perseveranza e il coraggio di non arrendersi davanti ai nemici più temibili.

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