Vietare le pellicce di animali. Questo è quello che stanno considerando di fare i ministri nel Regno Unito dopo la Brexit
Vietare pellicce e inseriti di pelliccia di animali. Questo è quello che stanno considerando di fare i ministri nel Regno Unito dopo la Brexit, quando cioè il paese lascerà il mercato unico e l’unione doganale dell’UE, all’inizio di gennaio prossimo.
La proposta è del ministro dell’Ambiente Lord Zac Goldsmith, caro amico del primo ministro Boris Johnson (nonché dalla sua fidanzata Carrie Symonds, che da tempo è anche attivista per i diritti degli animali).
Quindi, quando il Regno Unito lascerà l’UE, potrebbe arrivare a vietare l’importazione di pellicce di animali nel paese, il che vieterebbe effettivamente la vendita nei negozi.
L’allevamento di animali da pelliccia, invece, è vietato in Gran Bretagna dal 2003. Ma ciò non significa che la pelliccia non possa essere allevata altrove e portata nel paese dall’estero.
Secondo alcuni documenti trapelati, e consultati dal Telegraph, il Dipartimento per l’ambiente (Defra) pubblicherà un documento di consultazione in merito dopo la fine del periodo di transizione della Brexit. Non sarebbe un caso l’incontro di Goldsmith del 12 maggio con il direttore esecutivo dell’organizzazione animalista Humane Society International.
Gli indizi sono chiari. Nel 2018, per esempio, il ministro aveva definito il commercio di pellicce “una delle attività umane più tristi”, mentre l’anno scorso al The Mirror aveva dichiarato:
“L’allevamento di animali da pelliccia è stato giustamente vietato in questo paese per quasi 20 anni e alla fine del periodo di transizione saremo in grado di prendere adeguatamente in considerazione le misure per aumentare ulteriormente i nostri standard”.
Tuttavia, la British Fur Trade Association ha ovviamente già affermato che farà pressioni contro questi piani. Staremo a vedere se ci riuscirà… Noi ovviamente speriamo proprio di no!
Fonte: The Telegraph
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