Pensioni a coloro che hanno avuto “una vita lavorativa lunga e faticosa” e che preveda un ingresso all’età di 61 anni. La proposta danese.
Un nuovo modello pensionistico che tenga conto di chi ha avuto “una vita lavorativa lunga e faticosa” e che preveda un ingresso all’età di 61 anni. È la proposta che arriva dalla premier danese Mette Frederiksen e che potrebbe consentire a 38mila persone di andare in pensione anticipata entro il 2022.
La cifra dovrebbe aumentare a 49mila entro il 2025. Una riforma che (tra l’altro parte centrale della politica socialdemocratica sin dalla campagna elettorale del 2019), nelle parole della Frederiksen, vuole rivolgersi soprattutto a coloro che hanno svolto negli anni lavori fisicamente impegnativi e che si stanno avvicinando all’età pensionabile.
“Ci sono persone in Danimarca che si alzano ogni mattina e vanno a lavorare con dolore. Che sono esausti dopo una vita lavorativa lunga e faticosa. Non è giusto – scrive in un post la premier Frederiksen. Oggi abbiamo fatto quello che molti hanno detto non era possibile. Abbiamo presentato la nostra proposta per il diritto al pensionamento anticipato per coloro che hanno lavorato più a lungo nel mercato del lavoro.
Suggeriamo che se hai lavorato per 42, 43 o 44 anni quando compirai 61 anni, avrai diritto a una pensione anticipata 1, 2 o 3 anni prima della pensione nazionale. Deve essere un diritto che garantisce sicurezza a coloro che sono stati nel mercato del lavoro da più tempo. Tutti meritano buoni anni in pensione. Questo, crediamo, è giusto”.
https://www.facebook.com/mettefrederiksen.dk/photos/a.175998657718/10158437003917719/?type=3
Il piano, in pratica, si basa su un modello complesso che fissa l’età chiave per il calcolo a 61 anni: nella proposta è incluso un modello “scala” che consente di prendere la pensione 1 anno prima dopo 42 anni di lavoro, 2 anni prima dopo 43 anni e 3 anni prima dopo 44 anni.
Nel calcolo degli anni di vita lavorativa saranno inclusi sia i lavori a tempo indeterminato che quelli part-time, sia come lavoratori dipendenti che autonomi; così come il tempo con congedo parentale o con indennità di disoccupazione. La pensione, infine, sarà di 13.550 corone mensili al lordo delle imposte, con la possibilità di guadagnare 24mila corone all’anno esentasse.
La proposta per adesso è in attesa di approvazione.
Fonte: The Local DK
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