La Francia ci ha ripensato e ha deciso di autorizzare l’utilizzo di neonicotinoidi, insetticidi neuro-attivi usati in agricoltura e pericolosi per le api.
Solo quattro anni fa, Barbara Pompili, all’epoca Ministro per la biodiversità dichiarava:
“Se si comincia a dire, vietiamo lì dove ci sono delle alternative, ma si fanno delle deroghe e si lascia correre, è chiaro che si lascia aperta la porta al fatto che certi neonicotinoidi non saranno mai vietati“, aveva affermato all’Assemblea nazionale l’attuale Ministro per la transizione ecologica.
Poco più di un anno fa, seguendo questa linea di pensiero, la Francia decise dunque di vietare cinque pesticidi neonicotinoidi responsabili della morte delle api, preziosi insetti impollinatori.
Ora invece fa dietrofront consentendo l’uso di questi pericolosi insetticidi sulle coltivazioni di barbabietola.
Le ragioni dietro il cambio di rotta sono meramente economiche. I campi di barbabietola sono invasi da afidi e questi parassiti stanno minacciando una filiera che conta 46mila posti di lavoro. La situazione non sembra poter essere domata in altro modo se non attraverso l’uso dei neonicotinoidi.
L’opposizione non è di questo avviso ed è convinta che un’alternativa si sarebbe potuta trovare, se solo il governo si fosse impegnato a cercarla. Cosa che non ha fatto, nonostante il suo slogan sia da sempre “Tous écologistes”.
“Non c’è stata ricerca, perché molto semplicemente, il governo non è verde e non agisce”, la critica di Julien Bayou, segretario nazionale di Europa-Ecologia Les Verts.
Fonte di riferimento: France TV Info
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