La California sta bruciando nel pieno della pandemia (e non ci sono neanche pompieri per spegnere gli incendi)

La pandemia sta rendendo difficile la gestione degli incendi e il fumo che si eleva dalle fiamme potrebbe determinare un aumento di infezioni

Cosa succede se nel bel mezzo di una pandemia si sviluppano incendi devastanti?

Riuscire a coordinare il lavoro di vigili del fuoco e domare le fiamme durante un’emergenza sanitaria può risultare particolarmente difficile ed ciò che sta sperimentando in questi giorni la California, alle prese con centinaia di focolai che da una settimana stanno mandando in fumo centinaia di migliaia di ettari di terreno e costringendo all’evacuazione i cittadini di vari centri abitati.

Le difficoltà sono molteplici: mentre le fiamme si muovono velocemente, le risorse e il personale scarseggiano sempre più. La gestione dell’emergenza sanitaria ha richiesto un impegno economico da parte del governo e ora non ci sono fondi sufficienti per garantire le persone e i mezzi necessari a domare le fiamme.

Inoltre, in California circa un quarto dei vigili del fuoco vengono arruolati tra i detenuti. Durante l’emergenza sanitaria però, molti di loro sono stati rilasciati per il rischio contagio all’interno delle carceri e non possono essere impiegati nelle operazioni antincendio.

Alla carenza di personale e mezzi, si aggiungono le difficoltà legate ai cittadini evacuati. Normalmente i residenti costretti a lasciare le proprie abitazioni vengono collocati nelle palestre delle scuole, ma durante una pandemia è impensabile ammassare diverse persone in un’unica stanza.

I medici sono poi preoccupati per le conseguenze degli incendi sulla salute del personale che lavora sul fronte del fuoco e dei cittadini. Durante una pandemia provocata da un virus che attacca il sistema respiratorio, un indebolimento della salute polmonare della popolazione potrebbe avere effetti devastanti sia in chi ha già contratto il virus sia per i nuovi contagi.

Il fumo che si alza dagli incendi si sposta a grandi distanze peggiorando notevolmente la qualità dell’aria anche lontano dai focolai. L’esposizione a particelle tossiche può compromettere la salute polmonare predisponendo a infezioni gravi. Se a questo si aggiunge l’esposizione al virus, le conseguenze potrebbero essere molto gravi.

Come se tutto ciò non fosse sufficiente, il fumo degli incendi contribuisce all’aumento dei contagi e della gravità delle infezioni. Innanzitutto perché le persone esposte a fumi irritanti tossiscono spesso, diffondendo il virus.

In secondo luogo, perché il virus si lega al particolato aumentando le probabilità che il virus riesca a scendere in profondità lungo il tratto respiratorio, provocando di conseguenza sintomi peggiori rispetto a un’infezione del tratto superiore.

La gestione degli incendi è già molto difficile in condizioni normali e la pandemia non fa che peggiorare le cose. Le conseguenze per la salute di tutti in un momento tanto delicato, potrebbero essere devastanti.

Fonti di riferimento: The Huffington Post/Sac Bee

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