Marea Nera Mauritius: mille tonnellate di carburante già in mare e la nave rischia di spezzarsi

Mille tonnellate di gasolio sono già finite in acqua e la nave potrebbe sprezzarsi, riversando in mare tutto il combustibile a bordo

Non si ferma la marea nera che sta invadendo le acque cristalline al largo dell’isola di Mauritius, ricoprendo di melma nera chilometri di costa.

Da quattro giorni la nave MV Wakashio incagliata in una scogliera continua riversare carburante in mare e, ad oggi, già mille tonnellate di gasolio e altri combustibili galleggiano in acqua.

L’imbarcazione si è arenata lo scorso 26 luglio in una barriera corallina nei pressi di Pointe d’Esny, un santuario per la fauna selvatica.

A causa del mare agitato si è creata una fessura dalla quale il carburante ha iniziato a fuoriuscire. Nonostante gli sforzi di contenimento, i forti venti e le condizioni del mare hanno allargato la fenditura già aperta, aumentando la quantità di carburante che sgorga dalla nave e trasportandolo a distanze maggiori.

Ora il rischio è che la nave si spezzi immettendo nelle acque le altre 3000 tonnellate di combustibili ancora a bordo.

Si tratta di un enorme disastro ambientale che potrebbe uccidere migliaia di animali e di mettere a repentaglio l’economia e la sicurezza alimentare dell’isola, motivo per cui è stato dichiarato lo stato di emergenza.

Migliaia di volontari stanno lavorando senza sosta 24 ore al giorno insieme alle autorità per cercare di contenere le perdite e rimuovere il carburante in acqua.

Sebbene al momento sembra che la causa dell’incidente sia attribuibile al mare agitato, la polizia ha comunque aperto un’indagine per valutare eventuali responsabilità di questo disastro ambientale.

Fonti di riferimento: BBC/The Guardian/Al Jazeera English

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