Gruppo di ragazzi autistici cacciati dall’area di sosta: non potete stare qui

Il gestore della pompa di benzina non ha gradito la presenza della comitiva e ha costretto il gruppo ad abbandonare l'area di sosta

Un gruppo di ragazzi autistici di rientro dalle vacanze è stato mandato via da un’area di sosta autostradale, dove la comitiva si era fermata per consumare un pranzo al sacco.

La segnalazione è arrivata da Mario Ciummei, vicepresidente dell’associazione Gaudio Onlus, che insieme a Fabula Onlus organizza ogni anno l’Estate fabulosa, grazie alla quale i ragazzi con disabilità possono godere di qualche giorno di divertimento e relax.

Secondo quanto riportato, i ragazzi stavano facendo ritorno a casa accompagnati dagli educatori, quando si sono fermati all’area di sosta Rubicone Est sull’autostrada adriatica A14 in direzione nord.

Il gestore della pompa di benzina ha impedito loro di usufruire dei tavolini e del bagno e perfino di accedere all’Autogrill per acquistare bevande e gelati perché “non voleva disabili nel suo esercizio“.

Gli operatori hanno preferito non segnalare l’accaduto alle forze dell’ordine per non turbare i ragazzi: hanno detto loro che i panini erano finiti e si sono rimessi in viaggio per poi fare sosta all’Autogrill successivo, dove per fortuna hanno trovato persone più gentili.

Un episodio davvero grave, condiviso poi sulla pagina Facebook Uniti per l’autismo.

“Di ritorno dalle vacanze fabulose abbiamo avuto una spiacevole esperienza all’Area si servizio Rubicone della A14 direzione nord.
Sulla strada del ritorno ci siamo fermati per fare una breve tappa pranzo e toilette alla suddetta area di servizio. C’erano dei comodissimi tavolini completamente liberi e abbiamo fatto accomodare i ragazzi per consumare il pranzo al sacco.
A quel punto siamo stati invitati ad andare via in malo modo dal dipendente/gestore della pompa di benzina.
Motivo? Semplicemente non voleva un gruppo di ragazzi disabili seduti ai suoi tavolini.
Abbiamo cercato di spiegare la situazione, proponendo anche di acquistare e consumare qualcosa ma nonostante questo il suo atteggiamento non è cambiato e siamo stati costretti ad andar via.” riporta la pagina.

Fonti di riferimento: Uniti per l’autismo/Mario Ciummei

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