ll Salar de Uyuni è l'affascinante distesa di sale più grande del mondo che si trova nell'altipiano andino meridionale della Bolivia
Riuscite a immaginare un luogo dove il cielo e la terra si confondono come per incanto? È il Salar de Uyuni, l’affascinante distesa di sale più grande del mondo che si trova nell’altipiano andino meridionale della Bolivia.
Questo luogo dalle atmosfere surreali copre un’area di 12.000 chilometri quadrati (quasi quanto l’Abruzzo) e contiene 10 miliardi di tonnellate di sale. Circa 40.000 anni fa faceva parte del Minchin, un gigantesco lago preistorico che nel tempo si prosciugò. Si formarono così i due attuali laghi (Poopò e Uru Uru) e due deserti salati: il Salar de Coipassa e il gigantesco Salar de Uyuni.
Diverse leggende incas girano intorno a questa meraviglia naturale. Secondo uno dei racconti, l’incantevole deserto sarebbe costellato dagli “Ojos del Salar” (“Occhi del deserto salato”), ossia delle pozze non visibili a occhio nudo in grado di inghiottire chiunque si avvicini. Effettivamente qualcosa di simile esiste, ma sono cavità da cui fuoriesce acqua. Questi buchi diventano invisibili a causa dei riflessi del sole, quindi rischiano di essere pericolosi per chi attraversa la superficie.
Secondo un altro mito, le montagne Tunupa che circondano il Salar erano esseri umani giganteschi. L’enorme donna Tunupa sposò Kusku, ma quest’ultimo fuggì da lei e si unì a Kusina. La sposa, addolorata, iniziò a piangere mentre allattava il figlio; le sue lacrime si mescolarono al latte e formarono la distesa di sale.
All’interno della salina sorge l’Isla del Pescado (“Isola del Pesce”), un atollo formato da materiale vulcanico e sedimenti calcarei marini. Nell’isolotto sono stati trovati 7 giacimenti archeologici della cultura Tiahuanaco, 2 rovine Inca, 30 caverne, 12 gallerie naturali e un bosco di cactus: un vero e proprio tesoro del deserto!
Per raggiungere questo luogo dall’onirica bellezza si percorre un viaggio alla scoperta di cactus, campi tempestati di geyser, lagune nascoste, lama e fenicotteri: l’impressione è quella di immergersi in un quadro surrealista dalle tonalità sudamericane!
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