Secondo uno studio, chi è molto pessimista muore almeno due anni prima, per tutta una serie di complicanze cardiovascolari.
Dite addio al pessimismo cosmico e assumete una volta per tutte un atteggiamento positivo! Se volete campare di più, è senza dubbio questa la strada da seguire. Parola di scienziati, che tuonano: chi è molto pessimista muore almeno due anni prima, per tutta una serie di complicanze cardiovascolari. Ma attenzione, non è che l’ottimismo sia protettivo al 100%.
Loro sono i ricercatori australiani del Queensland Institute of Medical Research che, in uno studio con tanto di pubblicazione su Scientific Reports, hanno scoperto che le persone fortemente pessimiste sul futuro corrono un rischio maggiore di morire prima di quelle che non sono pessimiste. Tuttavia, essere ottimisti non prolungherebbe l’aspettativa di vita.
“Abbiamo scoperto che le persone fortemente pessimiste sul futuro avevano maggiori probabilità di morire prima per malattie cardiovascolari e altre cause di morte, ma non per il cancro – ha spiegato John Whitfield del gruppo di epidemiologia genetica di QIMR Berghofer. I punteggi di ottimismo, d’altra parte, non hanno mostrato una relazione significativa con la morte, né positiva né negativa”.
Lo studio
I ricercatori hanno utilizzato i dati raccolti da quasi 3.000 partecipanti che hanno completato un test di orientamento della vita (Life Orientation Test) come parte di un questionario più ampio che ha esaminato la salute degli australiani di età superiore ai 50 anni tra il 1993 e il 1995.
I partecipanti sono stati invitati a concordare o ad essere in disaccordo con una serie di affermazioni, tra cui affermazioni positive come, “Sono sempre ottimista sul mio futuro”, e affermazioni negative, come “Se qualcosa può andare storto per me, lo farà”.
I dettagli dei partecipanti sono stati quindi sottoposti a controlli incrociati con l’Australian National Death Index nell’ottobre 2017 per scoprire quante persone erano morte e la loro causa di morte (più di 1.000 partecipanti erano morti.)
Dai risultati è emerso che i più pessimisti, il 9% del totale, avevano in media la probabilità di morire due anni prima dei non pessimisti, specie a causa di malattie cardiovascolari, mentre la depressione non sembra essere un fattore nel legame tra pessimismo e mortalità.
“Vi sono indicazioni che gli atteggiamenti ottimisti o pessimisti possono avere effetto sul cervello, sulla biochimica e sull’infiammazione del sistema sanguigno e possibilmente sulle pareti arteriose”, scrive John Whitfield su Scientific Reports.
“Vi sono aspetti biologici ma anche psicologici, sociali o personali – spiega. Le persone pessimiste possono tendere a non prendersi cura di sé e della propria salute, possono pensare che non vale la pena di seguire consigli su dieta, esercizio e simili”.
Quanto agli ottimisti? Secondo i ricercatori a seconda di quanto ottimista sia una persona non ci sono più o meno miglioramenti nell’aspettativa di vita. Ma ricordatevi, carattere e atteggiamenti positivi fanno sempre la differenza!
Fonti: QIMR / Scientific Reports
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