Il Vermont è il primo stato al mondo a vietare per legge lo spreco di cibo (e a destinarlo ai bisognosi)

Il Vermont ha adottato una legge che vieta lo smaltimento degli alimenti nella spazzatura per dimezzare i rifiuti in discarica

Il Vermont va oltre la “mera” racconta differenziata. Con una nuova legge innovativa a livello mondiale gli scarti alimentari di questo stato americano saranno del tutto vietati e il cibo verrà destinato alle persone bisognose e al compostaggio. Nessuno dovrà più gettarlo nell’indifferenziata e sprecarlo.

Lo stato americano del Vermont vuole dimezzare la quantità di spazzatura che finisce in discarica e per farlo di recente ha adottato una legge che vieta lo smaltimento degli alimenti nella spazzatura.

La nuova legge chiamata Food Waste Ban proibisce dunque lo smaltimento di rifiuti alimentari compostabili come gusci d’uovo, fondi di caffè, pane vecchio e bucce di frutta. Sebbene sia difficile applicare, il Vermont è il primo stato a emanare una legge simile, vista come un’opportunità per diffondere consapevolezza tra i cittadini.

Dagli scarti al cibo ancora in buono stato, nulla dovrà più finire nel secchio dei rifiuti indifferenziati. Gli avanzi degli alimenti comprendono rifiuti alimentari pre e post consumo derivati ​​dalla lavorazione o dall’eliminazione cibo e potranno avere due possibilità: quelli in avanzo e non consumati potranno essere donati alle persone bisognose, gli altri potranno essere destinati agli animali, al compostaggio o alla digestione anaerobica.

Uno degli obiettivi della legge è quello di tagliare il 50% di tutti i rifiuti che finiscono nelle discariche, dirottandoli invece verso le strutture in cui possono essere riutilizzati, riciclati o compostati. E a guidare questo cambiamento devono essere gli scarti alimentari.

Ogni cinque anni, i funzionari statali del Vermont effettuano un sondaggio su ciò che viene buttato via. L’indagine più recente ha rilevato che circa il 20% dei rifiuti domestici è costituito da scarti alimentari che potrebbero essere trasformati in fertilizzanti per i campi e le aziende agricole.

Oltre a perdere l’opportunità di un compost di alta qualità, i rifiuti alimentari che finiscono nelle discariche statali producono metano durante il processo di decomposizione, uno dei gas serra più potenti.

“Tenere gli scarti di cibo fuori dai rifiuti consente di risparmiare spazio nelle discariche e di ridurre le emissioni di gas serra. Ridurre gli sprechi alimentari consente di risparmiare risorse. La donazione di cibo è quasi triplicata da quando la legge è stata approvata” ossia dal 1° luglio, si legge nel comunicato ufficiale dello stato del Vermont.

Dal canto loro, ai residenti viene semplicemente chiesto di separare gli avanzi o gli scarti alimentari e gettarli in secchi appositi installati lungo i marciapiedi o nei bidoni per il compost posizionati nei cortili. Ma non solo. La popolazione può contattare apposite strutture a cui donare il cibo ma anche trasportatori che p0ssono farsene carico.

Il divieto è dunque un piano per trarre vantaggio dal già diffuso atto del compostaggio privato, per spingere gli investimenti nelle infrastrutture di compostaggio private e pubbliche.

Un sistema che, se seguito dai cittadini, potrebbe permettere almeno di dimezzare i rifiuti destinati alla discarica.

Fonti di riferimento: Vermont.gov

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