Pubblicato “Riccardino”, il libro postumo di Camilleri a un anno dalla morte e l’ultima indagine di Montalbano

Ad un anno dalla morte di Camilleri, è uscito postumo “Riccardino”, l’ultimo libro del commissario Montalbano. È il romanzo finale (più lungo del solito).

Ad un anno dalla morte di Camilleri, è uscito postumo “Riccardino”, l’ultimo libro del commissario Montalbano. È il romanzo finale (più lungo del solito).

Il telefono sonò che era appena appena arrinisciuto a pigliari sonno, o almeno accussì gli parse. ‘Riccardino sono’, disse una voce squillante e festevole, per dargli appuntamento al bar Aurora. Ma Montalbano non conosceva nessuno con quel nome…  […]”. C’è tutto qui dentro: il suo siciliano, il suo commissario, il risveglio mattutino in apertura. È uscito ieri, alla vigilia del primo anniversario della sua scomparsa, il romanzo postumo di Andrea Camilleri, “Riccardino”.

L’ultimo romanzo (di quasi 300 pagine), l’ultimo di una serie, che rimarrà nella più alta letteratura italiana: pubblicato da Sellerio, è l’episodio finale della saga del commissario di Vigata e sin dal titolo è diverso da quelli evocativi cui lo stesso Camilleri ci aveva abituati.

In più riserva una sorpresa, anzi due: lui appare “pirsonalmente di pirsona”. In questo romanzo, infatti,  Camilleri rompe ogni convenzione e si cala nell’opera dialogando col suo personaggio. È una soluzione pirandelliana, come racconta lui stesso, e meta-narrativa. In più, c’è il confronto-scontro tra Salvo Montalbano e il suo alter ego letterario e televisivo, in uno scambio di battute. “C’è il commissario Montalbano”. “Ma quello della tv?”, chiede qualcuno. “No, quello vero”, risponde qualcun altro.

A ottant’anni volevo prevedere l’uscita di scena di Montalbano, mi è venuta l’idea e non me la sono fatta scappare. Quindi mi sono trovato a scrivere questo romanzo che rappresenta il capitolo finale; l’ultimo libro della serie. E l’ho mandato al mio editore dicendo di tenerlo in un cassetto e di pubblicarlo solo quando non ci sarò più”, si legge in una nota della casa editrice.

E si dice, così, che Camilleri abbia consegnato il romanzo nel 2005 a Elvira Sellerio e che sia stato ideato nel 2004 come ultimo capitolo della serie del Commissario e ripreso in mano dallo scrittore nel 2016, a 91 anni, mantenendo la trama, con alcune modifiche nel linguaggio, tanto che Sellerio ha pubblicato anche una un’edizione speciale di Riccardino, con una nota di Salvatore Silvano Nigro, in cui si legge la prima versione del 2005 e quella definitiva, come da desiderio dell’autore stesso.

Ho sempre distrutto tutte le tracce che portavano ai romanzi compiuti, invece mi pare che possa giovare far vedere materialmente al lettore l’evoluzione della mia scrittura”.

E che grande cosa che era, Maestro, la sua scrittura.

Fonti: Sellerio editore – Riccardino / Sellerio editore – Riccardino. Seguito dalla prima stesura del 2005

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