Addio Salvatore Cezzi, il ‘papà dei cactus’ che aveva creato il giardino botanico più grande del Salento

Addio a Salvatore Cezzi, l'ideatore e fondatore de 'La Cutura', il giardino botanico più grande del Salento che ospita piante rare, grasse e tropicali.

Addio a Salvatore Cezzi, l’ideatore e fondatore de ‘La Cutura‘, il giardino botanico più grande del Salento che ospita piante rare, grasse e tropicali. Un’oasi verde a Giuggianello voluto proprio dall’ex bancario che ha dedicato metà della sua vita a questo paradiso.

“Salvatore Cezzi non era un botanico, ma era più di un botanico. È stato un uomo che ha dedicato l’intera vita a realizzare un sogno: la creazione di un giardino dedicato alle succulente nel sud della Puglia, dove il clima mediterraneo consente l’acclimatazione di molte cactacee dell’ambiente subtropicale”, scrive Ville e Giardini di Puglia che dà la notizia della scomparsa dell’ex bancario.

“La fiabesca serra della Cutura, dove Toto, con instancabile entusiasmo, illustrava ad amici e visitatori le meraviglie provenienti da tutto il mondo, con i nomi, le curiosità, l’origine geografica, aveva oltrepassato i confini del Salento per diventare un’attrazione internazionale. Il giardino roccioso, racchiuso tra muri a secco salentini, evoca paesaggi desertici del Messico, del Perù, della Bolivia”.

Il resto del giardino da lui creato è un inno alla bellezza e alla biodiversità, anche nel rapporto con il luogo, che Toto era riuscito a mantenere, conservando il bosco di querce centenarie, i fabbricati della masseria, gli olivi e ogni pietra del paesaggio aspro della campagna salentina.

Un paradiso nato dalla pietra (Cutura – da “cute”, sinonimo dialettale di pietra) ricco di flora dove è possibile perdersi lungo i viali di rose, giardini di piante aromatiche ed aiuole di piante mediterranee ed officinali, fra il laghetto di papiri e ninfee, il giardino roccioso, attraverso l’agrumeto ed il bosco di Lecci che racchiude un’imponente serra di mille metri quadrati dove sono raccolti e catalogati oltre 2000 esemplari di piante grasse e succulente di varia provenienza, preziose per rarità, tipologia e dimensione.

“La sua creazione rimarrà, ci auguriamo, nelle mani dei suoi tre figli, che si sono dedicati con passione e con intelligenza, esattamente come lui, al mantenimento e allo sviluppo anche turistico di questo bellissimo luogo. Toto, la sua memoria, la sua passione, la sua pervicacia, la sua non comune gentilezza, rimarranno in ogni ramo, in ogni foglia, in ogni fiore del giardino della Cutura”, chiosa.

Per maggiori informazioni su La Cutura CLICCA QUI

Fonti: Ville e Giardini di Puglia/Facebook

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