Educazione civica: dal prossimo anno diventa materia con voto, fin dalla scuola dell’infanzia

Dalla scuola dell'infanzia alle secondarie di secondo grado. L'educazione civica dal prossimo anno scolastico sarà insegnata in tutti gli ordini di scuola

Dalla scuola dell’infanzia alle secondarie di secondo grado. L’educazione civica dal prossimo anno scolastico sarà insegnata in tutti gli ordini di scuola, dai 3 anni in su, insieme a Sviluppo sostenibile e Cittadinanza digitale. E farà anche media con un voto dedicato.

In attesa di conoscere le sorti del ritorno in aula di bambini e ragazzi a settembre, il Ministero ha già annunciato i punti cruciali contenuti nella bozza del Piano Scuola 2020-2021 che sarà ufficialmente presentato domani alla Conferenza Unificata Stato Regioni. Ma le Linee guida per l’insegnamento dell’Educazione civica sono state già inviate a tutte le scuola d’Italia e sono una delle poche certezza, almeno fino a oggi.

Se ne parla da tempo ma finalmente questa sembra la volta buona. Anche lo scorso anno tale novità era stata annunciata ma poi la decisione era slittata al 2020:

“Questo insegnamento, trasversale alle altre materie, sarà infatti obbligatorio in tutti i gradi dell’istruzione, a partire dalle scuole dell’infanzia” si legge nel comunicato ufficiale de Ministero. ” Secondo quanto previsto dalla legge 92 del 2019, infatti, l’insegnamento di Educazione civica avrà, dal prossimo anno scolastico, un proprio voto, con almeno 33 ore all’anno dedicate”.

Tre saranno gli assi attorno a cui ruoterà lo studio di questa disciplina che, nonostannte l’importanza indiscutibile, è stata da sempre la Cenerentola della scuola italiana. L’Educazione civica infatti verrà declinata in tre modi, attraverso lo studio della Costituzione, dello sviluppo sostenibile e della cittadinanza digitale.

Nella scuola dell’infanzia, attraverso il gioco i più piccoli dovranno essere avvicinati a concetti di base come la conoscenza e il rispetto delle differenze proprie e altrui, il concetto di salute e di benessere.

“L’obiettivo è fare in modo che le ragazze e i ragazzi, fin da piccoli, possano imparare principi come il rispetto dell’altro e dell’ambiente che li circonda, utilizzino linguaggi e comportamenti appropriati quando sono sui social media o navigano in rete. Realizzare questo documento e inviarlo alle scuole è un atto non solo amministrativo, ma anche profondamente simbolico. Ci dice che l’avvio del nuovo anno scolastico sarà non solo il momento del ritorno in classe, ma anche l’inizio di un nuovo cammino per portare la scuola nel futuro, rendendola più moderna, sostenibile, ancora più inclusiva” sono le parole della Ministra Azzolina.

La Costituzione

Secondo il Miur, fin dalla scuola dell’infanzia bambini e ragazzi dovranno conoscere la nostra Carta costituzionale e le principali leggi nazionali e internazionali:

“L’obiettivo sarà quello di fornire loro gli strumenti per conoscere i propri diritti e doveri, di formare cittadini responsabili e attivi che partecipino pienamente e con consapevolezza alla vita civica, culturale e sociale della loro comunità”.

Lo sviluppo sostenibile

In quest’ambito il ministero ha ritenuto necessario ampliare la formazione sui temi ambientali e in particolare sulla conoscenza e tutela del patrimonio e del territorio, tenendo conto degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU, ma con riferimento anche all’educazione alla salute, alla tutela dei beni comuni e ai principi di protezione civile:

“La sostenibilità entrerà, così, negli obiettivi di apprendimento”.

Cittadinanza digitale

Infine, spazio anche alla cosiddetta cittadinanza digitale, che fornirà ai ragazzi “gli strumenti per utilizzare consapevolmente e responsabilmente i nuovi mezzi di comunicazione e gli strumenti digitali” anche tenendo conto dei possibili rischi legati all’uso dei social media, alla navigazione in Rete e al contrasto del linguaggio dell’odio.

“In questi giorni – ricorda la Ministra Lucia Azzolina – stiamo lavorando senza sosta alle Linee guida per la riapertura delle scuole nel prossimo mese di settembre, un lavoro complesso che stiamo portando avanti con gli stakeholder della scuola, con le Regioni e gli Enti locali e che chiuderemo questa settimana. So che sono molto attese. Stiamo tutti collaborando per il bene dei nostri studenti. Ma la riapertura – sottolinea – non è fatta solo di misure di sicurezza e di prevenzione del contagio. Stiamo guardando anche oltre. Dal prossimo settembre, troverà applicazione la legge sull’Educazione Civica. Vogliamo che le scuole siano preparate”.

Al momento le incertezze sul ritorno a scuola sono tante. Nella bozza delle Linee guida non si fa menzione di mascherine e barriere in plexiglass ma si parla di turni differenziati e di divisioni delle classi in gruppi di studio, anche interclasse.

Per la bozza del Piano Scuola 2020/2021 clicca qui

Per leggere il Decreto clicca qui

Fonti di riferimento: Miur, Linee Guida Educazione Civica,

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