In Val di Sole torna puntuale la fioritura dell'arnica anche nell'azienda agricola biologica di Olga Casanova che produce cosmesi naturale
Ogni anno, di questi tempi, fiori alpini come l’arnica sono in piena fioritura. In Val di Sole proprio l’arnica è diventata protagonista di una bella storia di economia al femminile che aiuta a valorizzare il territorio e le risorse locali, grazie alla realizzazione di cosmetici naturali biologici.
Ossana è un piccolo comune della Val di Sole (provincia di Trento), qui sorge un’azienda agricola biologica che realizza cosmetici naturali a partire dai fiori di arnica che, come è noto, hanno diverse proprietà curative. La bellezza e particolarità di questa azienda sta nel fatto che, ideata e gestita da una donna, è diventata in pochi anni un punto di riferimento nel territorio (ma non solo) grazie alla creazione di una linea di cosmetici bio di qualità.
Tutto è stato possibile grazie alla collaborazione del comune che ha donato un terreno in comodato d’uso ma soprattutto è merito dell’impegno di un’imprenditrice locale, Olga Casanova, che ha avuto una lungimirante idea: trasformare quei campi che si trovano a poca distanza da Passo Tonale, in un’azienda agricola certificata in grado realizzare prodotti di alto livello, valorizzando quanto offre la natura locale.
L’obiettivo è proprio quello di rilanciare il territorio, l’agricoltura, il turismo della Val di Sole e garantire il benessere delle persone con prodotti cosmetici naturali e biologici.
Con gli estratti di arnica si realizzano infatti creme antidolorifiche e antinfiammatorie adatte a trattare problemi muscolari, traumi, contusioni e tanto altro.
Come ha dichiarato Olga Casanova:
“È uno dei fiori più versatili in fitoterapia e vedere sempre più persone riscoprirne le proprietà mi rende felice. È un modo per ripristinare il legame spesso dimenticato tra i prodotti che la terra sa donarci e la nostra salute: spero che l’emergenza coronavirus sia di aiuto per aumentare tale consapevolezza. Esperienze come la mia dovrebbero moltiplicarsi in Italia se vogliamo davvero costruire un tessuto economico a minore impatto ambientale. Ma per farlo non servono solo imprenditori caparbi. Sono indispensabili anche istituzioni intelligenti che capiscano l’importanza di simili percorsi”.
Ora l’arnica che torna a fiorire, dopo un periodo così difficile come quello che abbiamo vissuto a causa del coronavirus, diventa anche un vero e proprio simbolo di rinascita per tutti noi. E guardate che meraviglia i campi coltivati con questo splendido fiore alpino giallo.
Fonte: greenpress
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