La coltivazione indoor è una tecnica che permette di coltivare ogni tipo di pianta all'interno di un ambiente chiuso, utilizzando una speciale GROW BOX
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Fin dai primi giorni dell’emergenza Coronavirus in Italia, rivenditori e tabaccai hanno segnalato il netto aumento delle vendite della cosiddetta “Canapa Light”, si parla in alcuni casi anche di un aumento del 200% rispetto allo scorso 2019, che già aveva fatto registrare un cospicuo aumento.
Alle radici di questo incremento esponenziale potremmo evidenziare le necessità di svago e la ricerca di nuove tecniche di rilassamento degli italiani costretti a rimanere chiusi in casa, ma è evidente anche un cambiamento nelle abitudini di consumo di derivati della canapa light negli ultimi anni, cambiamento che ha aiutato la proliferazione di produttori e rivenditori a norma di legge.
È quindi chiaro che anche il mercato dell’auto-produzione casalinga ha ricevuto una spinta notevole, così come confermato dall’azienda I-GROW, leader in Italia nella distribuzione di attrezzatura dedicata alla coltivazione indoor (sia casalinga che professionale), che ha visto intensificare gli ordini di strumenti di coltivazione nel proprio e-commerce proprio durante il periodo della quarantena.
La coltivazione indoor è una tecnica che permette di coltivare ogni tipo di pianta all’interno di un ambiente chiuso, spesso utilizzando una speciale GROW BOX, una piccola serra o una stanza dedicata (chiamata GROW ROOM), dove vengono realizzate tutte le fasi di sviluppo e crescita delle piante, dalla germinazione alla fioritura, anche grazie a tecniche specifiche e strumenti professionali dedicati.
Per allestire correttamente una grow-box o una grow-room occorre innanzitutto verificare:
- IMPERMEABILITÀ ALLA LUCE, ovvero occorre assicurarsi che l’ambiente sia completamente isolato dalla luce esterna per favorire il controllo di quella interna. Per riuscire a fiorire molte piante, soprattutto quelle di canapa, hanno bisogno di 12 ore di buio ininterrotto e di 12 ore di luce. Interrompere il periodo notturno di 12 ore fa diminuire le rese o può addirittura causare la completa rovina del raccolto;
- IMPERMEABILITÀ ALL’ARIA, è importante, allo stesso modo, che l’ambiente sia chiuso ermeticamente, così al suo interno sarà possibile controllare il clima mediante la strumentazione scelta. Creare un clima favorevole è importante se volete trarre il meglio dalle vostre piante. Quindi, quando state allestendo lo spazio, controllate che non possano né fuoriuscire odori molesti, né che possano entrare correnti di aria e né parassiti indesiderati, ovviamente bisognerà garantire sempre un ricambio d’aria installando un estrattore o uno split A/C;
- CONTROLLO DEL CLIMA, Il microclima dell’ambiente di coltivazione dovrà essere sempre sotto controllo, soprattutto per quanto riguarda temperatura, umidità e sottopressione determinata dall’estrattore d’aria e dagli altri accessori, per questo ci sarà sempre bisogno di elettricità stabile fornita da un pannello elettrico da collegare all’impianto in tutta sicurezza. L’estrattore, ad esempio, è un macchinario che permette di creare il giusto ricircolo d’aria nella stanza, prevenendo la formazione di muffe e l’insorgenza di malattie alle piante, consentendo anche di eliminare sgradevoli odori utilizzando un semplice filtro a carboni attivi. Inoltre il ricambio d’aria garantisce un costante ingresso di nuova CO2 e mantiene temperatura e umidità più stabili, oltre ad estrarre il calore prodotto dalle lampade.
A questo punto, dopo aver completato le operazioni preliminari, possiamo scegliere la configurazione degli strumenti da inserire nell’ambiente, a seconda del tipo di coltivazione che si vuole improntare, del grado di esperienza che si possiede e del budget che abbiamo deciso di disporre.
Per brevità riassumeremo le possibili configurazioni in 3 modelli:
Coltivazione “semplice”
Il primo modello di ambiente di coltivazione indoor è l’ideale per chi non ha la possibilità di installare un dispositivo di estrazione d’aria diretta, che viene sostituito da un filtro aria con ventola interna che ripulisce e filtra l’aria dell’ambiente, mentre il ricambio viene assicurato da un climatizzatore posto sopra il riflettore. La regolazione dell’anidride carbonica necessaria alla coltivazione viene
assicurata da una bombola a rilascio graduale, fondamentale per sopperire la mancanza di ricircolo
d’aria e quindi l’inserimento di nuova anidride carbonica necessaria alla fotosintesi.
Coltivazione con estrazione d’aria (adatta ai sistemi idroponici o aeroponici)
Il secondo modello di coltivazione indoor prevede, invece, l’installazione di un estrattore d’aria con filtro che provvede allo stesso tempo al ricambio e al filtraggio dell’aria dell’ambiente, provvedendo anche alla diminuzione della temperatura della lampada che diventa, in questo modo, più performante senza scaldare eccessivamente l’aria. Oltre a questi accorgimenti nel modello viene
installato anche un filtro HEPA in grado di ripulire l’aria da ogni micro-particella indesiderata,
garantendo estrema pulizia e controllo dell’ambiente. Questo sistema avanzato è particolarmente indicato se si vuole realizzare una coltivazione IDROPONICA o AEROPONICA, si tratta ovviamente di tecniche sconsigliate ai principianti.
Coltivazione di più growbox in serie
Qualora decidiate di realizzare la coltivazione delle piante di canapa all’interno di più grow box, adatto quindi a tutti i coltivatori che amano dedicare ad ogni singola pianta un’attenzione particolare, utilizzando questo sistema potete creare dei mini-ambienti chiusi utilizzando delle
tende o box specifici. Ogni singola tenda è collegata al sistema di estrazione della stanza che provvede alla ripulitura e al ricambio dell’aria senza interferire nell’ambiente interno di ogni singola tenda. Anche in questo caso vengono installati un umidificatore/deumidificatore, condizionatore e una bombola di CO2 a rilascio graduale allo scopo di controllare l’ambiente interno della growroom e massimizzare la resa delle nostre coltivazioni.
In definitiva, iniziare una coltivazione indoor può essere piacevole e divertente, purché si utilizzino gli strumenti giusti e ci si lasci consigliare da chi ha già un’esperienza in questo campo che permetta di evitare di compiere piccoli errori che potrebbero portare a un raccolto inferiore alle aspettative o, addirittura, a non veder crescere le piante dopo tanto impegno profuso in quest’attività.