Il monito di Jane Goodall: ‘Ci sono molti modi per distruggere il Pianeta, ma tanti altri per fare davvero qualcosa per salvarlo’

Nella giornata mondiale dell'Ambiente, una riflessione sulla natura e gli animali dell'etologa e ambasciatrice Onu, Jane Goodall

La grande primatologa Jane Goodall ci invita a un esame di coscienza collettivo e a ripensare il nostro rapporto con il Pianeta e gli animali

La salute e il benessere delle persone, degli animali e dell’ambiente sono collegati. La crisi dovuta al virus, così come quella legata ai cambiamenti climatici ci stanno lanciando un messaggio chiaro: i responsabili siamo noi esseri umani. Nella giornata mondiale dell’Ambiente, non può non tornarci in mente questa riflessione di Jane Goodall, etologa e antropologa inglese, nota soprattutto per la sua ricerca sulla vita sociale e familiare degli scimpanzé, ma anche per il suo impegno in tema ambientale.

“Ci sono molti modi in cui possiamo distruggere il pianeta. Ma quando ce ne rendiamo conto, quando iniziamo a comprendere, allora dobbiamo davvero fare qualcosa”, spiega.

Una vita dedicata alla natura da icona mondiale della conservazione. Jane Goodall, fondatrice del Jane Goodall Institute e ambasciatrice Onu spiega che: “Tutti gli animali sono importanti, ogni animale è un individuo così come lo sono gli esseri umani e tutti meritano empatia, rispetto e cura.

Hanno una personalità, una mente e dei sentimenti e sentono il dolore. Per questo, distruggere la natura e sfruttare gli animali negli allevamenti intensivi è una dimostrazione di totale disprezzo per la vita. Questo ha conseguenze per tutti noi, come abbiamo visto chiaramente nella pandemia del Covid-19”.

jane goodall

@Ferenc Szelepcsenyi/Shutterstock

Cosa sta succedendo al Pianeta l’ha ben raccontato nel suo documentario ‘Un futuro per la Terra’, andato in onda pochi giorni fa su National Geographic in cui spiega che bisogna ripartire proprio dal rispetto della natura e degli animali. Anche per quelli che vengono considerati parassiti, come i topi, che invece sono esseri che provano empatia.

“Spero che la pandemia di Covid-19 ci svegli! Siamo noi i responsabili di questo, abbiamo bisogno di trattare meglio gli animali. Siamo giunti a un punto di svolta nel rapporto con la natura. Una delle lezioni apprese da questa crisi è che dobbiamo cambiare sistema. Gli scienziati hanno avvisato che per evitare future crisi dobbiamo cambiare drasticamente le nostre diete e andare verso quelle ricche di vegetali. Per la salute degli animali, del pianeta e quella dei nostri figli dobbiamo muoverci verso un futuro equo, sostenibile e compassionevole”.

Ma la ricercatrice non perde mai il suo ottimismo “La natura è resiliente. E c’è anche lo spirito umano indomito, le persone che cercano l’impossibile e non si arrendono. Ho visto luoghi totalmente distrutti riprendere vita grazie a persone appassionate. Questi sono i miei motivi per continuare a sperare”.

Fonte: CIWF Italia

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