L’Unione Europea, invece di vietare il perclorato negli alimenti per bambini, fissa nuovi limiti

Il perclorato non è stato bandito dagli alimenti per l'infanzia e dal latte in formula. L'Ue ha appena reso noti i nuovi limiti massimi

Nuova regolamentazione sull’uso del perclorato in tutta l’Unione Europea. Secondo quanto stabilito dalla Commissione europea, dal 1° luglio 2020 sarà inserito nell’elenco delle sostanze contaminanti presenti nei prodotti alimentari ma non sarà eliminato neanche dagli alimenti per i bambini. Sono stati infatti fissati i nuovi limiti. Mentre tutti restiamo in attesa di una messa al bando definitiva dagli alimenti per l’infanzia…

Il perclorato è una sostanza contaminante naturale e artificiale. Negli ultimi anni c’è stato un crescente interesse per i livelli di perclorato nel suolo, nelle acque sotterranee, nell’acqua potabile e per gli effetti sulla salute. Secondo uno studio della FDA, l’esposizione umana a dosi elevate di perclorato può interferire con l’assorbimento di ioduro nella ghiandola tiroidea, interrompendone le funzioni e potenzialmente portando a una riduzione della produzione deglii ormoni tiroidei.

Nei giorni scorsi, le autorità europee che già nel 2015 si erano occupate di perclorato negli alimenti, hanno fissato il limite massimo in frutta, verdura, tè e alimenti per bambini, senza tuttavia vieterne l’uso.  Il regolamento CE 2020/685 è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea (DOUE) lunedì 25 maggio 2020. Esso aggiunge il perclorato all’elenco delle sostanze contaminanti presenti negli alimenti, come i nitrati, micotossine, metalli, diossine o idrocarburi. Esso dovrà essere applicato dal 1° luglio 2020 in tutti gli Stati membri dell’UE. Purtroppo si tratta di un’occasione persa per allontanare tale contaminante dalle nostre tavole ma soprattutto dagli alimenti per l’infanzia.

I limiti per frutta, verdura, tè e infusi

Secondo le nuove norme, la quantità massima autorizzata è stata fissata a 0,05 milligrammi per chilo di frutta o verdura, a 0,10 milligrammi per le Cucurbitaceae e i cavoli ricci (zucchine, cetrioli, meloni, angurie, ecc.), a 0,5 mg / kg per gli ortaggi a foglia e le erbe. Infine, il tè essiccato (Camellia sinensis) e le infusioni a base di erbe e frutta essiccate potranno contenerne un massimo di 0,75 mg / kg.

Latte e alimenti per l’infanzia

Discorso e quantità a parte meritano sia il latte in formula che gli alimenti per l’infanzia. Purtroppo, anche se in dosi molto basse, il pelcrorato è ammesso anche negli alimenti destinati ai più piccoli. In particolare, non potrà superare 0,01 mg/kg nel caso di formule per lattanti, formule di proseguimento, alimenti a fini medici speciali destinati ai lattanti e ai bambini nella prima infanzia e formule per la prima infanzia. Inoltre, non dovrà superare 0,02 mg/kg negli altri alimenti per l’infanzia.

Tuttavia, il regolamento specifica che i prodotti alimentari legalmente immessi sul mercato prima del 1° luglio 2020 potranno ancora essere venduti:

“I prodotti alimentari elencati nell’allegato del presente regolamento che sono stati immessi legalmente sul mercato prima del 1° luglio 2020 possono continuare a essere commercializzati fino al loro termine minimo di conservazione o alla data di scadenza”.

Secondo l’Environmental Defense Fund, tale a sostanza chimica, usata anche come  componente del carburante per missili, oltre a danneggiare la normale funzione della ghiandola tiroidea, riduce anche la produzione dell’ormone tiroideo necessario per un sano sviluppo del cervello fetale e infantile.

Fonti di riferimento: Environmental Defense Fund, Fda, Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

LEGGI anche:

Trump non fermerà i prodotti chimici che avvelenano acqua potabile e danneggiano i bambini

Questi comuni additivi presenti negli alimenti possono essere dannosi per i bambini, parola dei pediatri

Non solo Bisfenolo A: la “sporca dozzina” degli interferenti endocrini

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook