I musei a cielo aperto sparsi per l'Italia più belli da visitare: una guida alla scoperta delle meraviglie artistiche contemporanee del nostro paese.
L’Italia pullula di musei e meraviglie che grazie alla progressiva riapertura potremo finalmente ammirare. Ma qui non vogliamo esplorare i classici musei ospitati all’interno di palazzi ed edifici vari, bensì i cosiddetti musei a cielo aperto, vale a dire mostre, parchi, giardini e installazioni che si possono visitare all’aperto in tutta Italia.
Partiamo da un grande classico, il Parco dei Mostri di Bomarzo, situato nell’omonima località in provincia di Viterbo. Un parco labirintico pieno di simbologie arcane, statue gigantesche e veri e propri mostri che seducono con le loro forme bizzarre e originali. Il parco è aperto tutto l’anno ed è una destinazione ideale per tutta la famiglia.
Altrettanto suggestivo è il Giardino dei Tarocchi di Pescia Fiorentina, un luogo magico popolato di enormi sculture super-colorate che raffigurano proprio i Tarocchi. Il parco è stato ideato dall’artista franco-statunitense Niki de Saint Phalle, pittrice e scultrice che lo volle con tutta se stessa. Un luogo onirico da visitare almeno una volta nella vita. Al momento, per via delle restrizioni dovute alla pandemia, come si può leggere sul sito ufficiale, è chiuso ma ci auguriamo riapra presto.
Un’altra destinazione interessante, in ambito artistico, è Ghizzano in provincia di Pisa, dove tre artisti internazionali, Alicja Kwade, David Tremlett e Patrick Tuttofuoco, hanno partecipato a un progetto artistico chiamato “Tre progetti per Ghizzano”, nato dal dialogo con la popolazione locale e il territorio, inserendo tra vicoli, chiese e giardini le loro straordinarie installazioni. Si tratta di un progetto permanente che si può visitare in qualsiasi momento.
E che dire del Museo all’aperto della Terramare di Modena, un museo didattico particolarmente interessante, situato in un sito archeologico, dov’è stata ricostruito un villaggio terramaricolo dell’Età del Bronzo. Il villaggio include un fossato, il terrapieno con palizzate difensive, una porta di accesso e due case arredate che sono state ricostruite sulla base dei dati provenienti dagli scavi.
Ulassai, in provincia di Nuoro, Sardegna, ospita invece il Museo a cielo aperto “Maria Lai“, avviato proprio dall’artista italiana nel 1981. Il museo include opere disseminate nel centro abitato di Ulassai, che risultano perfettamente in armonia con il contesto.
Altra destinazione da non perdere è il Farm Cultural Park di Favara, provincia di Agrigento, un progetto culturale voluto da Andrea e Florinda, che valorizza il territorio attraverso l’arte e la sperimentazione.
Mentre molto più a nord, in Valle D’Aosta, la via Francigena nel borgo medievale di Etroubles, ospita un museo a cielo aperto che include opere di artisti internazionali. Tra questi si ricordano, tanto per citarne alcuni, il pittore e scultore Salvatore Sebaste, gli scultori ferraresi Alberto Gambale e Sergio Zanni, lo scultore francese Albert Féraud, l’artista svizzero Hans Erni, i valdostani Giulio Schiavon e Siro Viérin con le loro magnifiche sculture in legno.
Sempre al nord, in provincia di Trento, la meta ideale è Arte Sella, un’esposizione a cielo aperto di opere realizzate con elementi naturali lungo la strada del Monte Armentera. Il percorso prende il nome, non a caso, di ArteNatura e dal 22 maggio sono ufficialmente riaperte le visite.
Tornando al sud, tra Basilicata e Calabria, Pollino ospita “RB Ride” di Carsten Höller, “una giostra con dodici navicelle che gira in cerchio piegandosi verso il suolo” e che, rallentando la rotazione, anziché provocare euforia, crea instabilità e una certa inquietudine, costringendo lo spettatore a osservare la natura circostante da una prospettiva insolita.
Mentre in provincia di Siena, a Pievasciata, il Parco Sculture del Chianti, mostra permanente di installazioni e sculture contemporanee, è l’ideale per una passeggiata artistica nel bosco.
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