C’è una misteriosa epidemia (anche) tra gli uccelli: 26mila cinciarelle blu trovate morte o infette in Germania

26mila cinciarelle blu si sono ammalate o sono morte in Germania, creando allarme tra gli scienziati e i gruppi di conservazione

Una vera e propria strage di cinciarelle blu: si sono ammalate o sono morte in massa in Germania. creando allarme tra gli scienziati e i gruppi di conservazione che accusano un batterio di aver ucciso gli animali.

Sono stati segnalati 13.800 casi in soli 12 giorni, colpendo un totale di circa 26.000 uccelli.

“Test di laboratorio sui cadaveri confermano la responsabilità del batterio Suttonella ornithocola, che provoca polmonite. Tuttavia, l’agente patogeno è innocuo per l’uomo e gli animali domestici. I primi casi si sono verificati l’11 marzo a Rheinhessen e nelle regioni adiacenti sul Medio Reno in Assia, successivamente nella Turingia”, scrive il gruppo di conservazione tedesco NABU che nelle ultime settimane ha ricevuto centinaia di segnalazioni.

La cinciarella si trova in tutta Europa, mangia insetti, bruchi, semi e noci. Secondo NABU, i sintomi degli uccelli malati includono problemi respiratori, inappetenza e poco istinto perché non tentano di fuggire quando vengono avvicinati dalle persone. Il gruppo di conservazione sconsiglia alle persone di alimentare o dissetare i volatili per ridurre il rischio di contagio tra di loro. Come abbiamo già detto, il batterio è innocuo per gli esseri umani e per gli animali domestici.

La Suttonella ornithocola sta decimando la popolazione delle cinciarelle.

“Altri sintomi della malattia- scrive ancora il gruppo di conservazione sul proprio sito- oltre quelli respiratori sono poco piumaggio e occhi ravvicinati, probabilmente una gran sete”.

Il batterio è già noto in Germania dal 2018, ma NABU sta chiedendo la collaborazione di tutti i cittadini tedeschi per fermare questa strage, ha infatti aperto un forum dove è possibile inviare segnalazioni.

cinciarella

@Otto Schafer

“Affinché le popolazioni di uccelli colpite possano riprendersi il più rapidamente possibile, è importante offrire ai sopravvissuti le migliori condizioni possibili per la prossima stagione riproduttiva. Il modo migliore per raggiungere questo obiettivo è avere un giardino amico degli uccelli”, scrive ancora.

Nei prossimi giorni verranno fatti ulteriori test per rintracciare l’epidemia, localizzarla geograficamente e identificare possibili cause ed effetti.

Al fine di ottenere una prima panoramica, NABU chiede aiuto anche alla popolazione e fornisce un modulo , in cui è possibile segnalare gli uccelli malati.

Fonte: NABU

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