In vista della Giornata dell’8 marzo, nella celebre piazzetta dell’isola di Capri, sono apparse due gigantesche scarpe rosse con tanto di tacchi a spillo.
In vista della Giornata dell’8 marzo, nella celebre piazzetta dell’isola di Capri, sono apparse due gigantesche scarpe rosse con tanto di tacchi a spillo.
Il no alla violenza sulle donne è un grido che non può spegnersi, una battaglia che non deve fermarsi. Mai abbassare la guardia, men che meno spegnere i riflettori. Se la giornata contro la violenza di genere e i femminicidi si celebra il 25 novembre, gli altri 364 giorni dobbiamo continuare a focalizzare l’attenzione e a concentrarci su un punto: ogni tipo di violenza, a partire da quella domestica, merita una condanna, senza se e senza ma.
Ed è così che, in vista della Giornata dedicata alle donne dell’8 marzo, nella celebre piazzetta dell’isola di Capri, di fronte al panorama mozzafiato e ancora invernale del Golfo, sono apparse due gigantesche scarpe rosse con tanto di tacchi a spillo “intrappolate” in una enorme gabbia di metallo.
Si tratta di un’installazione in acciaio di 3 metri e 30 per 3, intitolata “La violenza è una gabbia” a firma della scultrice Anna Izzo, che verrà inaugurata proprio domenica 8 marzo.
Lo scopo? Porre un sorta di pietra miliare dalla quale ripartire per riflettere e confrontarsi ancora e ancora su un argomento che merita il massimo dell’attenzione e soluzioni più adeguate.
“Questa scultura è gigantesca – racconta Anna Izzo a Il Denaro – perché gigantesca è la mia rabbia verso la violenza sulle donne. Non possiamo più contare vittime, una dopo l’altra, come un bollettino di guerra senza rimanere stupiti, atterriti da tutto questo odio. E Capri, magnifica isola dell’amore e della bellezza, fa suo questo grido di tutte le donne e dice no, e dice basta!”
A Capri sono in programma anche altre occasioni di confronto sul tema della violenza e della disparità di genere: sbarca infatti anche sull’Isola Azzurra “HeForShe”, la campagna di solidarietà contro la discriminazione femminile creata da UN Women, ente delle Nazioni Unite che dal 2011 vuole favorire una migliore condizione sociale, economica e politica delle donne nel mondo. Il primo appuntamento è previsto per sabato 7 marzo, alle ore 19: attraverso quattro rappresentazioni, si esplora il mondo femminile alla luce, la necessaria rottura degli stereotipi, delle discriminazioni e delle ingiustizie alle quali vengono sottoposte migliaia di donne in tutto il mondo.
Fonte: Il Denaro
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