Il 2 marzo del 2020 moriva Ulay, artista e performer, che ha condiviso un pezzo di vita con la grande Marina Abramović. Indimenticabile il loro commovente incontro al Moma di New York, dopo 30 anni di separazione
Quel 2 marzo di 3 anni fa è stato un giorno triste per il mondo dell’arte e per tutti coloro che si sono emozionati per il video che ha immortalato il toccante incontro, avvenuto al Moma di New York nel 2010, tra Marina Abramović e il suo grande amore.
Ulay è lo pseudonimo di Frank Uwe Laysiepen, importante e apprezzato esponente della Performance art degli anni ’70. Nato in Germania nel 1943, Ulay viveva e lavorava a Lubiana dal 2009, ed è stata proprio la stampa locale ad annunciare oggi a tutto il mondo la sua morte.
Ulay ha lavorato per molti anni con l’artista serba Marina Abramović (dal 1976 al 1988) con la quale ha eseguito dozzine di spettacoli in cui loro, e soprattutto i loro corpi, erano i veri protagonisti della scena. Le performance della coppia sono sempre state originali e fuori dagli schemi, forme estreme di body art che li hanno portati ad esplorare i limiti della resistenza non solo fisica ma anche psichica.
Oltre ad essere colleghi di lavoro, però, erano anche una coppia nella vita privata ma il sodalizio si ruppe all’inizio degli anni ’90. Per l’occasione crearono una delle performance più particolari e suggestive di sempre. Si tratta di The Lovers: The Wall Walk in China in cui Marina e Ulay percorsero la muraglia cinese ciascuno da un’estremità diversa e, dopo aver camminato per 2.500 miglia, i due si incontrarono al centro per dirsi addio con un abbraccio che li separò per sempre.
L’affetto e l’emozione che provavano l’uno per l’altro, però, non si affievolirono mai. Ne è testimonianza la performance che Marina Abramović tenne nel 2010 al Moma di New York, “The Artist is Present“. Qui l’artista guardava negli occhi ogni visitatore che si sedeva di fronte a lei. Improvvisamente, e completamente a sorpresa, si trovò di fronte proprio lui, Ulay, il grande amore della sua vita che non vedeva ormai da moltissimi anni.
La ripresa di quel momento ha fatto il giro del mondo, emozionando tutti. Se ancora non l’avete vista, recuperate subito…
Ora Ulay non c’è più, già da anni lottava contro il cancro. Ma anche la malattia, per quest’uomo fuori dalle righe, è diventata un’occasione per fare arte. Nel 2011 parte per un anno intero e da Lubiana va a New York e Amsterdam per incontrare i compagni e gli amici di una vita. Da questo viaggio, che ripercorre i momenti più importanti della sua carriera, è nato il documentario del 2013 Project Cancer diretto da Damjan Kozole.
A ricordare Ulay, in occasione della sua morte, non è mancato il pensiero di Marina Abramović che ha salutato il suo compagno di avventure in un post su Facebook.
It is with great sadness I learned about my friend and former partner Ulay’s death today. He was an exceptional artist…
Posted by Marina Abramovic on Monday, March 2, 2020
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Fonti: Delo/ RTV Slovenia
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