All’asta 10mila ettari di terreni per giovani (e non solo) che vogliono ‘ritornare all’agricoltura’

Oltre 10mila ettari, l’equivalente di 386 terreni agricoli, saranno venduti all’asta in Italia. L'elenco è disponibile su sito Ismea

Un’opportunità per chi vuole dedicarsi e investire nell’agricoltura perché oltre 10mila ettari, l’equivalente di 386 terreni agricoli, saranno venduti all’asta in Italia. L’elenco è disponibile su sito Ismea, mentre le offerte vere e proprie potranno essere presentate tra il 27 aprile e l’11 di giugno.

Gli appezzamenti sono quelli della Banca nazionale delle terre agricole, nata con la finanziaria del 2016 per rimettere in circolo i terreni pubblici in stato di semiabbandono. Chiunque in possesso dei requisiti può partecipare, ma l’obiettivo rimane quello di favorire i giovani e il loro ritorno alla terra per non far morire le tradizioni. Per questo proprio i giovani avranno una corsia preferenziale: mutui trentennali al 100% e sostegni ad hoc per l’imprenditoria agricola under 41.

“Donne e nuove generazioni sono tra le parole chiave su cui siamo maggiormente impegnati. Per gli under 40 che scelgono di aprire una nuova impresa agricola, ad esempio, sarà lo Stato a farsi carico, per i primi due anni, dei contributi previdenziali”, ha detto il ministro Teresa Bellanova durante il convegno “Seminiamo il futuro” al Maxxi di Roma, che ha lanciato l’ iniziativa.

Da questo bando, Ismea si aspetta di incassare almeno 130 milioni di euro. Andiamo ai terreni: il  68% si trova tra Sicilia, Puglia e Basilicata, ma a disposizione ci sono terre in Umbria, Toscana, Emilia, Veneto, Lombardia, Liguria. Essendo accessibile online gratuitamente, i compratori potranno valutare direttamente le caratteristiche naturali, strutturali ed infrastrutturali dei terreni, oltre che sulle modalità e condizioni di cessione e di acquisto degli stessi.

Come si legge sul sito Ismea:

“Gli appezzamenti sono venduti a corpo e non a misura, nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano, con le relative accessioni e pertinenze, diritti e servitù attive e passive, oneri, canoni, vincoli esistenti anche non noti e non trascritti”.

In tutto, la Banca delle terre agricole dispone circa di 22mila ettari di terreni. Da quando è stata creata, ha già messo all’asta due lotti: il primo per un totale di 7mila ettari, il secondo per circa 8mila. Il lotto che viene avviato verso l’asta è quello maggiore. Si va dai vigneti agli uliveti, fino ai campi di cereali, con una superficie media di circa 26 ettari, decisamente più alta della media dei terreni nazionali che secondo l’Istat è di 8,4 ettari.

Asta terreni: come partecipare 

Le manifestazioni di interesse potranno essere presentate fino al 19 aprile 2020, tutte le informazioni dettagliate le trovate QUI
Sono ammessi i soggetti che:
a) non abbiano riportato condanne per delitti che comportino la pena accessoria della incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione;
b) non siano sottoposti a misure di prevenzione di cui all’art. 67 del d.lgs. n. 159-2011;
c) non si trovino nelle condizioni di cui all’art. 68 del R.D. n. 827-1924, (esclusione dalla partecipazione per negligenza o malafede in precedenti procedure di aggiudicazione o rapporti contrattuali) con riferimento al terreno oggetto di vendita;
d) non si trovino in stato di fallimento, di liquidazione coatta, di concordato preventivo, né sia in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni;
e) nei propri confronti non sia stata pronunciata sentenza di condanna passata in giudicato, né emesso decreto penale di condanna divenuto irrevocabile, né di applicazione della pena su richiesta (ai sensi dell’articolo 444 del codice di procedura penale), per reati gravi in danno dello Stato o della Comunità, che incidono sulla propria moralità professionale; né sia stata riportata condanna con sentenza passata in giudicato, per uno o più reati di partecipazione a un’organizzazione criminale, corruzione, frode, riciclaggio, quali definiti dagli atti comunitari citati all’art. 45, par. 1 Direttiva C.E. 2004/18.

Fonti: Ismea, BANDO Ismea

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